Ritti Irpini
Chi tene sciorta s'ammarita, chi no resta vecchia zita.
traduzione: (Chi ha fortunasi marita, chi nonne ha invecchia zitella)
significato: Non bastano le sole virtù a procurare un marito, è indispensabile soprattutto una buona dose di fortuna.
L'acqua e la morte: arreto a la porta.
traduzione: (La pioggia e la morte son dietro la porta)
significato: Non si può mai essere certi di cosa ci riservi il domani.
Marito e figli, come te re manna Dio te re pigli.
traduzione: (Marito e figli, come te li assegna Dio così li prendi)
significato: Sia il marito che i figli li devi accettare per quelli che sono.
- : Quanno la formica vole murì mette l'ascelle.
traduzione: (Quando la formica vuol morire mette le ali)
significato: Quando si rischia una consolidata posizione economica, concependo progetti temerari, è segno che si è stanchi del proprio benessere.
- : ‘Mbarete l'arte e mittela a parte.
traduzione: (Apprendi il mestiere e mettilo da parte)
significato: Anche se non ne hai necessità, impara un mestiere poiché un domani potrebbe tornarti utile
- : ‘Ntiempo re verra, trenta rocati no sorece.
traduzione: (In tempo di guerra, trenta ducati per un topo)
significato: Quando la necessità lo impone, anche ciò che ha scarso valore viene pagato a caro prezzo.
- : A acena a acena fai la macena.
traduzione: (Chicco dopo chicco completi la macina)
significato: È non trascurando le piccole quantità che si possono realizzare entità consistenti.
- : A casa re pizzienti non mancheno mai tozzere.
traduzione: (Nella casa del povero è sempre disponibile un tozzo di pane)
significato: Solo chi conosce la miseria rivela disponibilità nei confronti dei poveri.
- : A cavallo iastomato le luce lo pilo.
traduzione: (A cavallo bestemmiato riluce il pelo)
significato: L'invidia favorisce il progredire di chi ne è fatto oggetto.
- : A lavà la capo a lo ciuccio se perde tiempo e sapone.
traduzione: (A lavarla testa all'asino ci si rimette tempo e sapone)
significato: È fiato sprecato dar consigli a chi non li intende.
- : A lietto stritto corchete ‘mmiezzo.
traduzione: (Nel letto stretto coricati nel mezzo)
significato: Bisogna sapersi adattare nelle situazioni difficili.
- : A lo sfrive sienti l'addoro.
traduzione: (Al momento di soffriggere avverti l'odore)
significato: Si può giudicare qualcuno soltanto quando lo si mette alla prova.
- : Abito non fa moneco e chireca non fa preote.
traduzione: (L'abito non fa il monaco e la tonsura non fa il prete)
significato: Non si può giudicare una persona dal solo aspetto esteriore.
- : Acqua passata non macena chiù mulino.
traduzione: (Acqua scorsa via non può più azionare la macina del mulino)
significato: Le questioni chiuse in passato non possono avere alcuna rilevanza sui fatti presenti.
- : Addó chi non tene figli, né pè fuoco né pè consigli.
traduzione: (A chi non ha figli non chiedere fuoco o consigli)
significato: Solo la tolleranza che si acquisisce nell'allevare i propri figli può generare comprensione per le necessità altrui.
- : Addó ro lievi e no ro mitti vai a berè e non ne truovi.
traduzione: (Dove prelevi e non depositi vai ad attingere e non trovi alcunché)
significato: È indispensabile produrre per poter soddisfare le proprie esigenze future.
- : Addó sputa no popolo ‘nge nasce na fontana.
traduzione: (Dove sputa un'intera popolazione si crea una fonte)
significato: Solo col concorso di tutti si possono realizzare le grandi opere.
- : Addó tanti galli cantano non face mai iuorno.
traduzione: (Dove cantano troppi galli non fa mai giorno)
significato: Ove si conceda potere decisi a più persone non si potrà mai giungere a conclusione alcuna.
- : Amici ulimo esse, ma ra fore a l'interesse.
traduzione: (Amici vogliamo essere, ma al difuori degli interessi).
significato: L'amicizia, per restare tale deve prescindere dagli interessi economici.
- : Aria rossa, terra ‘nfossa.
traduzione: (Aria rossa, terra bagnata)
significato: Il cielo rosso è foriero di pioggia.
- : Cane cuotto tene paura re l'acqua fredda.
traduzione: (Cane scottato ba paura dell'acqua fredda)
significato: Chi esce da un'esperienza negativa teme tutte le situazioni analoghe, anche se prive di rischi.
- : Casa quanto cuopri, terra quanto scuopri.
traduzione: (Casa quanto basta a coprire, terra quanta riesci a dissodarne)
significato: È saggio disporre solo di ciò che ti è possibile amministrare.
- : Chi chiange fotte a chi rire.
traduzione: (Chi piange si avvantaggia su chi ride)
significato: Chi simula la propria cattiva sorte ottiene la solidarietà altrui più di chi vive in dignitosa povertà.
- : Chi cucina allecca, chi fila secca.
traduzione: (Chi cucina lecca, chi fila dimagrisce)
significato: Chi ha le mani in pasto racimola più degli altri.
- : Chi lassa la via vecchia pè la nova sape che lassa ma non sape che trova.
traduzione: (Chi lascia la strada vecchia per la nuova sa cosa lascia ma non sa cosa trova)
significato: Non è prudente lasciarsi tentare da nuove opportunità dalle prospettive incerte, rinunciando ad un seppur modesto livello di vita, consolidato nel tempo e suffragato da un bagaglio di lunghe esperienze.
- : Chi lo pesce vole piglià la cora s'adda ‘nfonne.
traduzione: (Chi vuol prendere il pesce deve bagnarsi la coda)
significato: Non si può ottenere alcunché senza fare qualche sacrificio.
- : Chi non è abituato a portà re braghe, quanno re porta se re caga.
traduzione: (Chi non è abituato a portare le mutande, quando le indossa se le imbratta)
significato: Chi assume atteggiamenti millantatori finisce col cadere nel ridicolo.
- : Chi prima vence lo culo se tenge.
traduzione: (Chi vinceperprimosisporca ilsedere)
significato: Chi acquisisce un primo vantaggio sbaglia a ritenere certa la vittoria finale.
- : Chi re speranza campa resperato more.(Cbi di speranza vive in miseria muore)
traduzione: (Chi di speranza vive in miseria muore)
significato: Nella vita è necessario confidare nelle proprie capacità piuttosto che sperare nell'aiuto altrui.
- : Chi se corca col re criature a la matina se trova pisciato.
traduzione: (Chi va a letto con i bambini la mattina si ritrova bagnato di pipì)
significato: Onde evitare spiacevoli inconvenienti, è indispensabile accompagnarsi a chi ha esperienza e senso di responsabilità.
- : Chi se procura a tiempo, a ora mangia.
traduzione: (Chi provvede per tempo mangia all'ora giusta)
significato: Nella vita è indispensabile essere lungimiranti.
- : Chi se varda li puorci sui non è chiamato porcaro.
traduzione: (Chi bada ai propri maiali non può essere definito guardiano di suini)
significato: Chi bada ai propri interessi non può essere tacciato di avidità.
- : Chi se veste re li panni re fati priesto vace nuro.
traduzione: (Chi indossa i panni altrui presto rimane nudo)
significato: Chi finge d'essere ciò che non è ben presto viene smascherato.
- : Chi semmena spine non adda ì scaozo.
traduzione: (Chi semina spine non camminasse scalzo)
significato: Chi si erge a censore degli altrui comportamenti osservasse una condotta irreprensibile.
- : Chi serve a li signuri ‘mpagliaro more.
traduzione: (Chi presta servizio presso i ricchi muore in un pagliaio)
significato: Nessuno meglio del ricco sa badare ai propri averi: erra chi confida nella di lui generosità.
- : Chi sparte ave la meglia parte.
traduzione: (Chi divide ha la parte migliore)
significato: Chi assume il ruolo di dispensiere finisce col riservarsi la parte più consistente.
- : Chi tard'arriva male alloggia.
traduzione: (Chi tardi arriva trova una pessima sistemazione)
significato: Bisogna essere vigili e tempestivi se si vuole battere la concorrenza.
- : Chi te sape te apre.
traduzione: (Chi conosce la tua casa viola la tua porta)
significato: Non vi è nemico più pericoloso dell'amico che ti frequenta e quindi sa tutto di te.
- : Chi tene amici se corca senza luce.
traduzione: (Chi ha amici finisce con l'andare a letto al buio)
significato: L'amicizia non è mai disinteressata: è opportuno praticarla con avvedutezza, onde evitare spiacevoli inconvenienti.
- : Chi tene compassione re re carne re fati re soie se re mangeno li cani.
traduzione: (Chi ha pietà delle carni altrui finisce col vedere leproprie mangiate dai cani)
significato: La pietà per il prossimo non deve indurre a trascurare se stessi.
- : Chi tene faccia tosta s'ammarita e chi no romane vecchia zita.
traduzione: (La sfacciata si marita, mentre chi non lo è resta zitella)
significato: Occorre sfacciataggine per poter irretire gli uomini.
- : Chi tene lenga và in Sardegna.
traduzione: (Chi ha lingua giunge in Sardegna)
significato: Chi sa esprimersi riesce ad andare lontano.
- : Chi tene li vai sui non chiangesse quiri re lati.
traduzione: (Chi ha guaipropri nonpianga quelli altrui)
significato: Chi versa in situazioni ignominiose eviti di commiserare gli altri. È più saggio che si trinceri in un dignitoso, silenzio.
- : Chi tratta ‘mbara.
traduzione: (Chi frequenta apprende)
significato: Si apprende dalle persone che si frequentano.
- : Chi troppo s'avascia lo culo mostra.
traduzione: (Chi si abbassa troppo mostra il sedere)
significato: L'eccesso di remissività autorizza gli altri alla prevaricazione.
- : Chi và pè fotte romane futtuto.
traduzione: (Chi va per rubare finisce con l'essere derubato)
significato: È opportuno non confidare troppo nelle proprie capacità, sottovalutando quelle altrui.
- : Chi vace cò lo zuoppo roppo re n'anno và zuppichianno.
traduzione: (Chi va con lo zoppo dopo un anno va zoppicando)
significato: Occorre poco tempo a seguire i cattivi esempi.
- : Chiange lo muorto sò lacreme perse.
traduzione: (A piangere il morto son lacrime inutili)
significato: È stolto rammaricarsi delle opportunità sfumate o degli errori come si, invece di impegnarsi nella ricerca di nuove possibilità.
- : Ciento picca acciriero lo ciuccio.
traduzione: (Cento pochi ammazzarono l'asino)
significato: È la somma di tante piccole cose che rende insostenibile una situazione.
- : Cò l'ereva moscia ogniruno s'annetta lo culo.
traduzione: (Con l'erba tenera ognuno si pulisce il sedere)
significato: Ognuno approfitta di chi si mostra troppo condiscendente.
- : Cò lo tiempo e cò la paglia ammaturano re nespole.
traduzione: (Col tempo e con la paglia maturano le nespole)
significato: Occorre tempo e impegno per realizzare qualsiasi progetto.
- : È muorto lo criaturo e non simo chiù compari.
traduzione: (È morto il bambino tenuto a battesimo ed è venuto meno il rapporto di comparatico)
significato: Al venir meno dell'interesse comune ci si ritrova come estranei.
- : Fà come sì fatto ca non è peccato.
traduzione: (Opera come si è operato nei tuoi confronti in quanto ciò non costituisce peccato)
significato: La reazione proporzionata all'offesa non può essere giudicata male.
- : Face chiù lo fessa ca lo terramoto.
traduzione: (Fa più lo sciocco che il terremoto)
significato: Per l'impegno che vi pone, spesso lo sprovveduto riesce ad ottenere risultati migliori di chi vi ha la competenza.
- : Iallina vecchia face buono broro.
traduzione: (Gallina vecchia dà buon brodo)
significato: L'esperienza acquisita con l'età è garanzia di buoni risultati.
- : L'usuraro pè l'onza perde lo cantaro.
traduzione: (L'usuraio per l'oncia perde il quasi quintale)
significato: L'avaro spesso per rincorrere il poco ci rimette il grosso.
- : La cera se strure e la processione non cammina.
traduzione: (La candela si consuma e la processione non procede)
significato: Bisogna evitare di perder tempo per far sì che i lavori dei campi vengano completati nel rispetto delle naturali scadenze delle stagioni.
- : La corta è pè lo marito, la longa pè ro fico.
traduzione: (La donna bassa è adatta al marito, la longilinea solo a raccogliere fichi)
significato: Le donne meno appariscenti sono dotate delle migliori qualità.
- : La iallina face l'uovo e lo iallo l'abbrucia lo cuolo.
traduzione: (La gallina fa l'uovo ed al gallo brucia il sedere)
significato: L'ipocrita non rifugge dal lamentarsi dell'eccessivo peso di cui altri si fa carico, arrogando così a sé, con la sola manifestazione di solidarietà, parte del merito.
- : La lenga non tene ossa ma rompe l'ossa.
traduzione: (La lingua non ha osso ma rompe le ossa)
significato: Le parole possono ferire più bastone.
- : La mala nova la porta lo viento.
traduzione: (La cattiva notizia la porta il vento)
significato: Le cattive notizie giungono in fretta.
- : La male capo l'arruma la corte.
traduzione: (La testa bislacca la riduce alla ragionevolezza la corte di giustizia)
significato: Chi ritiene di poter vivere al di fuori delle regole civili, prima o poi sarà ricondotto alla ragionevolezza dai tribunali.
- : La male compagnia fa l'omo cornuto e la femmena pottana.
traduzione: (Le pessime compagnie rendono l'uomo depravato e la donna prostituta)
significato: Inevitabilmente le pessime compagnie conducono alla rovina sia l'uomo che la donna.
- : La mazza re Santa Nicola chi la porta primo la prova.
traduzione: (Il bastone di San Nicola chi lo porta con sé lo subisce per primo)
significato: Chi è animato da cattive intenzioni finisce con l'essere vittima per primo.
- : La merda chiù la scigli, chiù fete.
traduzione: (La cacca più la rimesti, più puzza)
significato: I comportamenti discutibili, più si tenta di giustificarlo, più rivelano la malafede da cui sono stati determinati.
- : La mogliere re l'ati è sempe chiù bella.
traduzione: (La moglie degli altri è sempre più bella)
significato: L'uomo non è mai soddisfatto di ciò che ha: gli parte sempre che è agli altri che tocchi il meglio della vita.
- : La pressa fà fà li figli cecati.
traduzione: (La fretta fa fare i figli ciechi)
significato: Le cose fatte in fretta non riescono mai bene.
- : La votte piccola race lo vino buono.
traduzione: (Dalla botte piccola viene il vino migliore)
significato: La donna dall'aspetto minuto è quella che nasconde le qualità migliori.
- : Li ‘nnammorati sò come li pignatielli: uno ne rompi e ciento n'accatti.
traduzione: (I fidanzati sono come i tegami: uno ne rompi e cento ne compri)
significato: È da stolti versare lacrime per un fidanzamento finito male. È l'occasione buona per vagliare le proposte degli altri pretendenti.
- : Li ciucci sciarreano e li varrili se scasceno.
traduzione: (Gli asini litigano ed i barili si rompono)
significato: Inevitabilmente i contrasti fa i singoli hanno ripercussioni negative su coloro che con essi hanno rapporti.
- : Li fessa vatteno e li buoni abbushcheno.
traduzione: (Gli stupidi bastonano ed i buoni le prendono)
significato: Gli intrallazzi portano gli incapaci ad occupare posti di potere, lasciando in subordine chi ad essi aveva maggior titolo.
- : Li parienti sò come a no stovale: Chiù stritti songo e chù te fanno male.
traduzione: (I parenti sono come uno stivale: Più sono stretti più ti fanno male)
significato: I congiunti più prossimi sono quelli che ti arrecano maggiori dispiaceri.
- : Li sordi re l'avaro se re fruscia lo compagnone.
traduzione: (I soldi dell'avaro li sperpera chi ama la compagnia).
significato: Chi eredita dall'avaro non impiega molto a dilapidarne le ricchezze, in quanto non gli costano alcun sacrificio.
- : Li vai re la pignata re conosce la cocchiara.
traduzione: (I guai del tegame li conosce il cucchiaio)
significato: Solo chi ti è vicino può comprendere appieno i tuoi problemi.
- : Lo cane mozzeca a lo straziato.
traduzione: (Il cane morde lo straccione)
significato: La sfortuna si accanisce contro il povero.
- : Lo ciuccio porta la paglia, lo ciuccio se l'ammaglia.
traduzione: (L'asino porta la paglia, l'asino la mangia)
significato: L'egoista provvede esclusivamente alle proprie necessità.
- : Lo paccio fuie e la casa resta.
traduzione: (Il pazzo fugge ma la casa rimane)
significato: Non è con la fuga che possono essere risolti i propri problemi.
- : Lo parlà chiaro è fatto pè l'amici.
traduzione: (Il parlar chiaro è fatto per gli amici)
significato: Se si vuole conservare un'amicizia, è opportuno chiarire sin dal suo insorgere ogni equivoco.
- : Lo Pataterno manna li vishcuotti a chi non tene rienti.
traduzione: (Il Padreterno elargisce biscotti a chi non ha denti)
significato: Non sempre si sa apprezzare quanto la Provvidenza elargisce.
- : Lo patuto vale chiù re lo saputo.
traduzione: (Chi ha sofferto vale più di chi si è erudito)
significato: Può dare consigli utili più chi ha fatto esperienze che chi ha studiato i casi in questione.
- : Lo potearo quero ca tene te venne.
traduzione: (Il bottegaio ciò che ha ti vende)
significato: È sempre il disonesto a sospettare dell'altrui onestà.
- : Lo pover'omo sciala pè disgrazia.
traduzione: (Il reietto trae beneficio solo dall altrui disgrazia)
significato: Lo sprovveduto può ottenere vantaggi solo grazie agli errori altrui.
- : Lo primo surco non è surco.
traduzione: (Il primo solco non è un solco)
significato: Il primo tentativo può anche non dare i risultati sperati.
- : Lo relore è de chi lo sente, no de chi passa e tremente.
traduzione: (Il dolore è di chi lo avverte, non di chi passa e guarda)
significato: Il dolore è un fatto strettamente personale che non può essere condiviso con altri.
- : Lo sazio non crere a lo riuno.
traduzione: (Il satollo non crede a chi è digiuno)
significato: Può comprendere lo stato d'animo altrui solo colui che si trova nelle stesse condizioni.
- : Lo sparagno non è varagno.
traduzione: (Il risparmio non è guadagno)
significato: Un consistente risparmio non può essere ottenuto che a scapito della qualità.
- : Lo stuorto ro bole la corte.
traduzione: (Il torto lo richiede la Corte di Giustizia)
significato: Il reato necessita alla corte che da esso trae la propria ragione d'essere.
- : Lo vino buono se venne senza frasca.
traduzione: (Il vino buono si vende senza insegnai)
significato: Non è necessario decantare le qualità di qualcosa o di qualcuno se esse sono evidenti.
- : Lo vove chiama cornuto a lo ciuccio.
traduzione: (Il bue definisce cornuto l'asino)
significato: Ognuno valuta gli altri in relazione alla propria essenza.
- : Marzo caccia lo sciore e aprile n'ave onore.
traduzione: (Marzo sboccia il fiore ed aprile se ne orna)
significato: L'opportunista si avvantaggia dell'impegno altrui.
- : Mazzate e panelle fanno li figli belli.
traduzione: (Botte e pane rendono i figli giusti)
significato: Per allevare bene i figli è indispensabile picchiarli e nutrirli a sufficienza.
- : Meglio sulo ca male accompagnato.
traduzione: (Meglio solo che in pessima compagnia)
significato: È opportuno evitare le pessime compagnie a costo di restare in solitudine.
- : Mercante affalluto non abbara a ‘nteresse.
traduzione: (Mercante fallito non bada all'utile)
significato: Quando si ha perso tutto non ci si preoccupa delle piccole cose.
- : Mittete cò chi è meglio re te e fange re spese.
traduzione: (Accompagnati a chi è migliore di te e paga per lui)
significato: È saggio accompagnarsi a chi può dare utili insegnamenti, anche se ciò comporta un costo materiale.
- : Nò sputà a l'ario ca ‘nfacci te vene.
traduzione: (Non sputare in aria ché ti ricade in faccia)
significato: Non esprimere giudizi avventati se non vuoi pagarne le conseguenze.
- : Ogni preta iaoza muro.
traduzione: (Ogni pietra eleva il muro)
significato: Qualsiasi apporto, anche se minimo, è utile al completamento dell'opera.
- : Padre e figlio, parienti a lario.
traduzione: (Padri e figli, parentela larga)
significato: In presenza di interessi personali, viene meno lo stesso vincolo che lega i figli ai genitori.
- : Prima lo rente e pò lo parente.
traduzione: (Prima il dente e poi il parente)
significato: Non bisogna mai anteporre gli interessi dei parenti ai proprio.
- : Quanno la iatta non nge stace, lo sorece abballa.
traduzione: (Quando il gatto non c'è, il topo balla)
significato: Quando viene meno ogni forma di controllo, ognuno si regola secondo la propria convenienza.
- : Quanno lo piccolo parla, lo ruosso à parlato.
traduzione: (Quando il bambino dice qualcosa, l'ha detta l'adulto)
significato: Il giudizio espresso del bambino è sempre concepito dai di lui genitori.
- : Quanno lo riavolo t'alliscia vole l'anima.
traduzione: (Quando il diavolo ti carezza vuole l'anima)
significato: Quando qualcuno intesse le tue lodi aspira ai tuoi favori.
- : Quanno lo uccolo esse a pasce l'auciello vace a masona.
traduzione: (Quando il gufo esce a caccia l'uccello torna al nido)
significato: È al momento del riposo che l'esibizionista si appresta a compiere il proprio lavoro.
- : Quanno otta lovantino procurete leone e farina.
traduzione: (Quando soffia il Levantino fai provviste di legna e farina)
significato: Il vento da Est preannuncia un lungo periodo di freddo, per cui è opportuno far provviste e chiudersi in casa.
- : Quanno sì martiello vatti, quanno sì nguena statti.
traduzione: (Quando sei martello picchia, quando sei incudine subisci)
significato: È inutile reagire quando la reazione non può sortire alcun effetto
- : Quero ca non buoi a l'uorto nasce.
traduzione: (Ciò che non vuoi nell'orto cresce)
significato: Le aspettative quasi sempre vengono deluse.
- : Quero ca non se face non se sape.
traduzione: (Ciò che non si fa non si sa)
significato: In nessuno caso è possibile tenere nascoste le proprie azioni.
- : Quero chi fai a ghienneri e niputi è tutto pirduto.
traduzione: (Ciò che fai per generi e nipoti è tutto perso)
significato: È da ingenui attendersi riconoscenza dai generi e dei nipoti.
- : Re ghierete re la mano non sò tutte sozze.
traduzione: (Le dita della mano non sono tutte della stessa lunghezza)
significato: È errato ritenere che le persone debbano comportarsi alla stessa maniera per il sol fatto di appartenere alla stessa famiglia.
- : Ro russo vene ra lo musso.
traduzione: (Il colorito viene dalla bocca)
significato: Per la buona salute necessita una sostanziosa alimentazione.
- : Roba re mangiatorio non se porta ‘nconfessorio.
traduzione: (Di ciò che è commestibile non si riferisce nella confessione)
significato: Non costituisce peccato l'appropriazione di cibo quando si ha fame.
- : S'adda rispettà lo cane pè lo padrone.
traduzione: (Bisogna rispettare il cane per il padrone)
significato: Per rispetto di chi merita, bisogna portar rispetto anche ai familiari di lui, sebbene non ne siano degni.
- : Sciorta e... cauci ‘ngulo viato a chi n'ave.
traduzione: (Fortuna e... calci nel sedere, beato chi ne ha)
significato: Il detto, in termini sodomitici nella versione originale, è stato reinterpretato in chiave moderna, ottenendo il significato di: "Beato colui che ha fortuna ed appoggi altolocati".
- : Sciugola lo citrulo e bace ‘ngulo a l'ortolano.
traduzione: (Scivola il cetriolo e finisce nel sedere dell'ortolano)
significato: Qualsiasi evento sfavorevole si ripercuote esclusivamente sulle classi meno abbienti.
- : Senza lo fessa non campa lo buono.
traduzione: (Senza lo stolto il dritto non sopravvive)
significato: Il furbo progredisce alle spalle dello sprovveduto.
- : Senza sordi non se canteno messe.
traduzione: (Senza soldi non si celebrano messe)
significato: Qualsiasi lavoro deve essere remunerato.
- : Si Cola cagava non moreva.
traduzione: (Se Nicola defecava non sarebbe morto)
significato: È inutile rammaricarsi di una scelta operata in maniera logica e razionale, se poi questa ha determinato effetti imprevedibili.
- : Si Dio ricco te voleva, poveriello non te faceva.
traduzione: (Se Dio ti voleva ricco non ti faceva povero)
significato: Non serve autocommiserarsi per ciò che il destino ci ha riservato.
- : Si l'auciello conoscesse ro grano a la Puglia non se metesse.
traduzione: (Se l'uccello distinguesse il grano migliore, in Puglia non ci sarebbe mietitura)
significato: A vantaggio dei più accorti, gli sprovveduti non sempre riescono a valutare ove sia la maggiro convenienza.
- : Si la fernmena vole filà, fila puro cò lo spruoccolo.
traduzione: (Se la donna vuol filare, fila anche con un pezzo di legno)
significato: Se si vuole veramente raggiungere uno scopo, non ci si lascia intimidire dagli ostacoli.
- : Si marzo ‘ngrogna fà carèa li pieri fogna.
traduzione: (Se marzo si impunta fa cadere le unghie dei piedi)
significato: Se marzo volge al brutto si rileva il peggior mese dell'anno.
- : Sigli, sigli: lo peio te pigli.
traduzione: (Scegli,scegli: il peggiore prendi)
significato: L'indeciso finisce sempre col fare la scelta peggiore.
- : Sordi re vraghetta: ‘ngoppa a la boffetta.
traduzione: (Soldi di pantalone: sul tavolo)
significato: La dote pattuita va data prima del matrimonio.
- : Tiempo re verra, buscie pè la terra.
traduzione: (Tempo diguerra, bugie circolanti in terra)
significato: In qualsiasi disputa fioriscono le menzogne, tanto da occultare definitivamente ogni verità.
- : Tiempo re vierno e culo re criaturo non può esse mai sicuro.
traduzione: (Tempo di inverno esedere di bambino non puoi essere mai certo)
significato: L'inverno ed i bambini sono poco affidabili: c'è il rischio di restarne bagnati.
- : Uno pè uno non fà male a nisciuno.
traduzione: (Uno ciascuno non danneggia nessuno)
significato: Se gli impegni vengono ripartiti non costituiscono un grosso sacrificio per nessuno.
- : Uocchi ca non bere, core ca non dole.
traduzione: (Occhio che non vede, cuore che non soffre)
significato: L'ignoranza evita inutili sofferenze.
- : Viestete ceppone ca pari no barone.
traduzione: (Agghindati ceppo ché sembrerai un signore)
significato: Spesso l'apparenza procura vantaggi più della sostanza.
- : Vizio re natura fino a la morte dura.
traduzione: (Vizio connaturato dura fino alla morte)
significato: Un pessimo carattere non può essere modificato.
- : ‘Ndano ‘ndano, lo rutto porta lo sano.
traduzione: (Poco per volta l'invalido porta il sano)
significato: Rimprovero volto a chi, poco per volta, si scrolla di dosso la propria parte di responsabilità o di impegno, facendone carico ad altri.
- : ‘Ndovina e fatte preote.
traduzione: ‘Ndovina e fatte preote. (Indovina e fatti prete)
significato: Esprime la difficoltà obiettiva di capire quale sia la scelta giusta, fino al paradosso dell'impegno a prendere i voti, se illuminato in merito.
- : "Vuliti?" se rice a li malati!
traduzione: ("Volete?" si chiede ai malati!)
significato: È pura ipocrisia chiedere a chi è in buona salute se gradisce del cibo.
- : A chi non piace ro buono l'ammaccasse no truono.
traduzione: (A chi non piace il buono lo folgorasse un fulmine)
significato: Espressione assiomatica, in quanto ciò che è buono è apprezzato indistintamente da tutti.
- : A chi vatte e a chi promette.
traduzione: (Qualcuno bastona e ad altri fa minacce)
significato: Definizione di persona prepotente.
- : À fatto buono c'à parlato ‘nzemmere ‘ngiò ca sti cafuni non ‘nge ‘ndenneno.
traduzione: (Hai fatto bene a parlare strano in modo che questi bifolchi non ci comprendano)
significato: Espressione giocosa, allusiva del linguaggio latino usato dai preti.
- : A le tre canta lo iallo.
traduzione: (La terza volta si ha il canto del gallo)
significato: Raccomandazione ala prudenza dopo l'insorgere della seconda difficoltà, in quanto la terza volta potrebbe risultare fatale. Fu al terzo canto del gallo che Pietro rinnegò Gesù.
- : A paià e a murì ‘nge sta tiempo.
traduzione: (Per pagar debiti e morire c'è tempo)
significato: Un invito a non aver fretta di compensare l'esecuzione di un'opera, ma attendere di verificarne la funzionalità.
- : A re tre negliara l'acqua se prepara.
traduzione: (Alla terza nebbia l'acqua si prepara)
significato: Dopo tre giorni di nebbia viene la pioggia
- : Accire chiù l'uocchi ca na shcoppettata.
traduzione: (Ammazza più l'occhio che una fucilata)
significato: La maldicenza dettata dall'invidia danneggia più di qualsiasi atto ostile.
- : Addó ‘ng'è gusto non ‘ng'è perdenza.
traduzione: (Dove c'è il piacere non ci si rimette nulla)
significato: Non assume rilevanza il costo di ciò che si fa per soddisfazione personale.
- : Addó arrivi mitti lo palo.
traduzione: (Dove arrivi col lavoro metti un segnale)
significato: Un invito a non affrettarsi, a riflettere sul da fare.
- : Addó care lo ciuccio scarrecamo re scarcioffole.
traduzione: (Dove l'asino stramazza al suolo scarichiamo i carciofi)
significato: Manifestazione di determinazione a proseguire nel lavoro intrapreso fino a quando non si incapperà nell'ostacolo preannunciato.
- : Addó t'à fatto state te fai vierno.
traduzione: (Dove hai trascorso l'estate devi passare l'inverno)
significato: Sintetizza il rifiuto a persona che attraversa un momento difficile, rammentandogli che in tempi migliori ha fatto partecipe altri delle proprie fortune.
- : Addó tene l'uocchi tene re mano.
traduzione: (Dove ha gli occhi ha le mani)
significato: Riferito a persona incline ad impossessarsi di qualsiasi cosa gli capiti sotto gli occhi.
- : Amico cò tutti, ferele cò nisciuno.
traduzione: (Amico con tutti ma legato a nessuno)
significato: Disposto ad avere rapporti con chicchessia, pur senza schierarsi dalla parte di alcuno.
- : Appena trasi pane e caso, roppo trasuto pane piruto.
traduzione: (Come entri pane e formaggio, dopo entrato pane andato a male)
significato: Una visita breve è sempre gradita, una lunga finisce con lo stancare.
- : Arri ciuccio mio ca mo vene l'ereva nova.
traduzione: (Procedi, o mio asino, ché ora cresce l'erba novella)
significato: Il detto esprime amarezza, in quanto la soluzione di un problema attuale appare impossibile in un immediato futuro.
- : Attacca lo ciuccio addó vò lo padrone.
traduzione: (Lega l'asino dove vuole il proprietario)
significato: Aderire, pur senza convinzione, alla volontà di chi ha l'autorità di disporre.
- : Cangià l'oro cò ro chiummo.
traduzione: (Cambiar l'oro per il piombo)
significato: Operare una scelta palesemente sbagliata.
- : Capo luongo, maesta paccia.
traduzione: (Filo da cucito lungo, testa di sarta bislacca)
significato: Progetti troppo lungimiranti denotano scarso realismo.
- : Carne re puorco: ‘nfoca e mena ‘nguorpo.
traduzione: (Carne di maiale: riscalda ed ingerisci).
significato: La carne di maiale è buona se cotta al sangue.
- : Casa mia, ascio mio!
traduzione: (Casa mia, agio mio.)
significato: Nessuna casa è più confortevole della propria.
- : Catarro: vino cò lo carro.
traduzione: (Catarro: vino col carro)
significato: Contro le infreddature non c'è rimedio migliore del vino in abbondanza.
- : Cavolo è figlio a bruoccolo.
traduzione: (Il cavolo è figlio del broccolo)
significato: Tale padre, tale figlio.
- : Cecella voleva doe onnelle.
traduzione: (Cecella voleva due gonne)
significato: Chi vuole troppo finisce col perdere anche ciò che possiede.
- : Chi ‘mbresta non ‘nge ne resta.
traduzione: (Chi presta ne resta privo)
significato: Di solito il prestito equivale alla perdita di ciò che si è prestato.
- : Chi ala poco vale.
traduzione: (Chi sbadiglia rende poco)
significato: Chi sbadiglia rivela stanchezza, noia o disinteresse.
- : Chi arrazza vole fà cò figlie femmene add' accommenzà.
traduzione: (Chi vuole avere famiglia numerosa deve cominciare a mettere al mondo figlie femmine)
significato: È con la speranza di ottenere il maschio che si persiste, ottenendo una famiglia numerosa.
- : Chi frabbeca e sfrabbeca non perde mai tiempo.
traduzione: (Chi costruisce e demolisce non perde mai tempo)
significato: Chi opera senza concludere non si libera mai del proprio impegno.
- : Chi me iureca e chi me avanta tengo ‘ngulo a tutti quanta.
traduzione: (Chi mi critica e chi mi vanta, me ne infischio di tutti)
significato: Dichiarazione di totale indifferenza verso i giudizi di cui si è fatti oggetto.
- : Chi non frabbeca e non marita re la vita non sape mica.
traduzione: (Chi non costruisce un'abitazione, o non costituisce una dote, della vita non sa nulla)
significato: Per conoscere le reali difficoltà della vita bisogna incappare nelle incognite di una costruzione o della costituzione di una dote.
- : Chi non sente a mamma e padre vace spierto addó non sape.
traduzione: (Chi non ascolta la madre ed il padre va ramingo dove non sa)
significato: Chi non fa tesoro dei consigli dei genitori non può che avere un incerto destino.
- : Chi paia prima è male sirivuto.
traduzione: (Chi paga in anticipo è mal servito)
significato: È opportuno non riporre eccessivamente fiducia nel prossimo e quindi pagare, o manifestare riconoscenza, solo a prestazione avvenuta.
- : Chi passa e non saluta ogni passo na caduta.
traduzione: (Chi passa e non saluta ad ogni passo deve subire una caduta)
significato: Norma comportamentale.
- : Chi sputa a li cristiani face la morte re li cani.
traduzione: (Chi sputa alle persone muore come un cane)
significato: Norma comportamentale.
- : Chi sputa a li piccirilli face la morte re li villi.
traduzione: (Chi sputa ai bambini fa la morte del grillo)
significato: Norma comportamentale.
- : Chi tene chiù poreve spara.
traduzione: (Chi ha più polvere spara)
significato: Una sfida ad impegnare tutte le proprie risorse in una controversia.
- : Chi tene panza tene crianza.
traduzione: (Chi ha pancia ha buona educazione)
significato: Chi accetta l'ospitalità offerta al desco altrui rileva buona educazione.
- : Chi vole Dio se lo prea.
traduzione: (Chi vuole una grazia da Dio lo preghà)
significato: Chi è in difficoltà si da fare senza perder tempo a cercare aiuto.
- : Chi vole và e chi non vole manna.
traduzione: (Chi vuole va e chi non vuole delega)
significato: Se si vuole veramente qualcosa bisogna provvedervi di persona.
- : Chiù scuro re la mezzanotte non pò vinì.
traduzione: (Più buio che a mezzanotte non si può avere)
significato: Determinazione a persistere in quanto la situazione, al punto in cui si è giunta, non può che migliorare.
- : Cielo a pecorelle: acqua a fontanelle.
traduzione: (Cielo a cirri: acqua a fontana)
significato: I cirri preannunciano la pioggia a dirotto.
- : Citto citto ‘mmiezzo a lo mercato.
traduzione: (In silenzio fra la folla del mercato)
significato: Raccomandare la segretezza su di una informazione riferita a persona notoriamente pettegola.
- : Cò na botta doe fecetole.
traduzione: (Con un colpo due beccafichi)
significato: Acquisire un doppio vantaggio con un'unica azione.
- : Come facevano l'antici: Iettaveno la scorcia e se mangiaveno la fico.
traduzione: (Come facevano gli avi: Buttavano la buccia per mangiare la sola polpa del fico)
significato: Un invito ad adattare la soluzione più ovvia, come insegnano le esperienze passate.
- : Dio te n'avita ra lo pezzente arriccuto e ra lo ricco appizzintuto.
traduzione: (Dio ti liberi dal povero arricchito e dal ricco ridotto in miseria)
significato: Il neoricco tende sempre a far pesare il suo nuovo stato sociale; il ricco impoverito è incattivito dal rovescio di fortuna subito.
- : Fà bene e scordete, fà male e penzece.
traduzione: (Fai del bene e dimenticatene, fai del male e pensaci)
significato: Non tener conto del bene fatto in quanto non te ne sarà mai mostrata riconoscenza; ricorda invece il male fatto perché chi lo ha subito potrebbe cercarne vendetta.
- : Fatete buono ca meglio te truovi.
traduzione: (Augurati il bene ché ti troverai meglio)
significato: Per conseguire risultati soddisfacenti è indispensabile affrontare i problemi con ottimismo.
- : Fatte accattà ra chi non te sape.
traduzione: (Fatti comprare da chi non ti conosce)
significato: Espressione rivolta a smascherare l'ipocrisia altrui.
- : Figlio re iatta surici acchiappa.
traduzione: (Figlio di gatta topi prende)
significato: Il comportamento è determinato dagli insegnamenti ricevuti.
- : Frevaro curto e amaro.
traduzione: (Febbraio corto e amaro)
significato: Febbraio, sebbene sia il più corto dei mesi, è il più duro da passare.
- : Frive lo pesce e vardà la iatta.
traduzione: (Friggere il pesce e controllare il gatto)
significato: Essere pervaso da geloso timore per le proprie cose, tanto da sospettare di chiunque gli sia vicino.
- : Ì pè fotte e restà futtuto.
traduzione: (Andar per frodare e restare frodato)
significato: Un ammonimento a non sopravalutare mai le proprie capacità.
- : L'acqua scorre a lo mare.
traduzione: (L'acqua corre verso il mare)
significato: Vantaggi e provvidenze finiscono sempre per confluire là dove c'è il benessere.
- : L'ausà e la strausà sò dui malanni.
traduzione: (L'abituarsi ed il disabituarsi sono due malanni)
significato: È sempre traumatico il dover modificare le proprie abitudini.
- : La capo non adda malepatì.
traduzione: (La testa non deve soffrire)
significato: Talvolta è bene agire di impulso.
- : La carta è amante re lo fessa.
traduzione: (Le carte da gioco migliori finiscono in mano all'inesperto)
significato: La fortuna arride allo sprovveduto.
- : La carta vole fumo.
traduzione: (Il gioco delle carte comporta il vizio del fumo)
significato: Il gioco impone che si fumi per allentare la tensione; vale a dire che il vizio favorisce l'insorgere di altri vizi.
- : La casa: la femmena te la scascia e la femmena te l'agghiusta.
traduzione: (La casa: la donna può mandarla in rovina e la donna può rimetterla in sesto)
significato: La prosperità di una famiglia è subordinata da una oculata gestione della massaia.
- : La iatta re zì Maria no poco chiange e no poco rire.
traduzione: (Il gatto di zia Maria a tratti piange e a tratti ride)
significato: Definizione di persona dall'umore mutevole.
- : La lanterna ‘minano a li cecati.
traduzione: (La lampada in mano ai ciechi)
significato: Dotare una persona di mezzi o di opportunità di cui è incapace di servirsi.
- : La meglia morte è de subito.
traduzione: (La morte migliore è quella immediata)
significato: Espressione usata per manifestare l'intenzione di rischiare tutto in una sola volta.
- : La mogliere è miezzo pane.
traduzione: (La moglie è metà pane)
significato: La presenza di una moglie realizza per una buona metà l'esistenza di un individuo. Parafrasando: La moglie mangia metà del tuo pane, quindi arreca danno.
- : La moneca re Sant'Austino mette doe capo ‘ngoppa a uno cuscino.
traduzione: (La suora di Sant' Agostino poggia due teste su di un unico cuscino, cioè la propria e quella dell'amante)
significato: Le donne che si mostrano devote e schive nascondono una natura lussuriosa o malvagia.
- : La panza è na pellecchia: chiù ‘nge metti e chiù se stennecchia.
traduzione: (La pancia è una pelle elastica: più metti dentro tanto più si slarga)
significato: Il detto è richiamato a giustificare di chi mangia a crepapelle.
- : La porta se chiama porta.
traduzione: (La porta ha il nome di porta, quest'ultimo nel senso di portare)
significato: Arguto gioco di parole col quale si invita a portar doni al momento di varcare la porta della casa altrui.
- : La ragione è de li fessa.
traduzione: (La ragione è degli stupidi)
significato: Per troncare la discussione è bene attribuire la ragione allo sciocco che si intestardisce nel reclamarla a sè.
- : La troppa conferenza arridduce a mala crianza.
traduzione: (L'eccesso di familiarità sfocia in cattiva educazione)
significato: Un monito a non concedere eccessiva confidenza alle persone estranee.
- : La vita è fatta a petaturo: Oggi ‘ngulo a te e dimani puro.
traduzione: (La vita è fatta come una roncola: Oggi ti colpisce dietro e domani anche)
significato: La vita è una continua lotta in cui è bene essere preparati alle quasi quotidiane avversità.
- : Le rai lo irito e se piglia la mano.
traduzione: (Gli dai il dito e prende l'intera mano)
significato: Definizione di persona incline ad abusare della disponibilità altrui.
- : Li sfizi se paiano.
traduzione: (Gli sfizi si pagano)
significato: Si dà per scontato che c'è uno scotto da pagare per togliersi qualsiasi soddisfazione.
- : Li sordi ‘mbizzecano ‘romano a li cecati.
traduzione: (I soldi si attaccano alle mani dei ciechi)
significato: I soldi sprigionano un particolare magnetismo per effetto del quale si attaccano alle mani di chiunque ne venga in possesso.
- : Li sordi fanno fati sordi.
traduzione: (I soldi producono altri soldi)
significato: Chi ha soldi non ha da faticare molto per incrementare le proprie ricchezze.
- : Lo buono more pè mano re lo fessa.
traduzione: (La persona accorta soccombe ad opera dello sprovveduto)
significato: Un monito a non sottovalutare chi si ritiene incapace di nuocere.
- : Lo ciuccio mio tanto avantato mó è arriddutto a carrià prete.
traduzione: (Il mio asino tanto vantato ora è ridotto a trasportare pietre)
significato: Detto di persona che non si è rivelata all'altezza delle aspettative.
- : Lo ciuccio scortecone porta la sarma e non se n'addona.
traduzione: (L'asino malmesso porta il peso e non se ne accorge)
significato: Detto canzonatorio nei confronti di persona a cui è stata attaccata, per puro divertimento, qualcosa sulla schiena.
- : Lo conosco piro a l'uorto mio!
traduzione: (Lo conosco come pianta di pero nel mio orto)
significato: Sta ad indicare che la persona di cui si discute non è sensibile alle altrui esigenze. L'espressione trae origine da un aneddoto che racconta come una persona sollecitasse una grazia, prona dinanzi ad un Crocefisso di legno ricavato da un vecchio pero, abbattuto in quanto non aveva mai prodotto frutto.
- : Lo figlio mupo lo capisce la mamma.
traduzione: (II figlio muto lo comprende sua madre)
significato: Solo chi conosce intimamente una persona riesce ad intuirne le intenzioni.
- : Lo lietto se chiama rosa: chi non dorme s'arreposa.
traduzione: (Il letto si chiama rosa: chi non vi dorme, almeno vi riposa)
significato: Un invito a non servirsi del letto solo quando si ha sonno, ma a anche per ritemprare le proprie forze.
- : Lo parlà è arte leggia.
traduzione: (Il parlare è mestiere facile)
significato: È facile dettare regole di vita, il difficile è metterle in pratica.
- : Lo perocchie ca care int'a la farina se crere molenaro.
traduzione: (Il pidocchio che cade nella farina si sente mugnaio)
significato: Stigmatizza il comportamento di quelle persone che, per il semplice fatto di essere venute in contatto con altre di ceto più elevato, assumono atteggiamenti di superiorità nei confronti di coloro che appartengono al suo stesso rango sociale.
- : Lo sango non pò addeventà acqua.
traduzione: (Il sangue non può trasformarsi in acqua)
significato: Conferma di solidarietà determinata da vincoli di parentela.
- : Lo sfizio re lo ciuccio è la ramegna.
traduzione: (Il ghiribizzo dell'asino è la gramigna, cioè l'erba peggiore)
significato: Sarcastica espressione di rimprovero verso chi, avendo possibilità di scelta, opti per la soluzione meno idonea.
- : Male re mole male re core.
traduzione: (Dolore di denti dolore di cuore)
significato: Il dolore di denti è paragonabile a quello causato da un infarto.
- : Marzo chiuvi chiuovi, aprile una e bona.
traduzione: (In marzo piova pure di continuo, in aprile ci sia una sola pioggia, ma abbondante)
significato: Eventuali piogge continue nel mese di marzo non danneggiano le culture; di contro, nel mese di aprile, è auspicabile un'unica pioggia abbondante.
- : Mette la mano ‘mmiezzo a l'antila re la porta.
traduzione: (Mettere la mano fra lo stipite della porta)
significato: Intromettersi nelle altrui questioni col rischio di riceverne un danno.
- : Metterse paura ca lo culo se mozzeca la cammisa.
traduzione: (Aver timore che il sedere mangi la camicia)
significato: Di persona avara al punto da nutrire sospetti nei confronti dei suoi stessi familiari.
- : Mittete paura re l'acqua sorda.
traduzione: (Abbi paura dell'acqua che non scorre)
significato: È opportuno guardarsi dalle persone poco espansive.
- : Muorto io, muorto Dio.
traduzione: (Morto io, morto Dio)
significato: Espressione di estremo egoismo, di indifferenza nei confronti delle conseguenze delle proprie azioni che, inevitabilmente, penalizzeranno altri, estranei all'evento in questione.
- : N'acqua re giugno arruvina lo munno.
traduzione: (Una pioggia in giugno distrugge tutto)
significato: Esprime il timore di un acquazzone estivo che danneggerebbe irrimediabilmente le culture di grano ormai prossimo alla mietitura.
- : Natale cò lo sole e Pasqua cò lo ceppone.
traduzione: (Natale col sole e Pasqua col camino acceso)
significato: Se l'inverno si manifesta con ritardo, si protrae sino a primavera inoltrata.
- : Nisciuno nasce ‘mbarato.
traduzione: (Nessuno nasce con un bagaglio di esperienze)
significato: Ai giovani è consentito sbagliare in quanto è dai propri errori che possono trarre utili insegnamenti.
- : Nisciuno te rice: "Lavete la facci ca pari chiù bello re me".
traduzione: (Nessuno ti dice: ‘Lavati la faccia ché apparirai più bello di mè)
significato: Non bisogna mai aspettarsi consigli del tutto disinteressati.
- : No padre campa ciento figli ma ciento figli non campano no padre.
traduzione: (Un padre può allevare cento figli, ma cento figli non provvederanno mai a soddisfare le esigenze di un sol padre)
significato: Considerazione sull'abnegazione patema e sulla irriconoscenza dei figli.
- : O te mangi sta menesta, o te utti pè la fonesta.
traduzione: (O mangi questa verdura, o ti butti dalla finestra)
significato: Espressione per indicare che non si ha possibilità di scelta.
- : Ogni acqua leva sete.
traduzione: (Qualsiasi acqua toglie la sete)
significato: Quando si ha desiderio, o necessità, di qualcosa, non si sottilizza sulla
- : Ogni lèona tene lo fumo suo.
traduzione: (Ogni legna emette il proprio fumo)
significato: (Ogni legna emette il proprio fumo) Giustificazione dell'altrui comportamento, determinato dal carattere.
- : Pacci e piccirilli Dio l'aiuta.
traduzione: (Pazzi e bambini li assiste Dio)
significato: È superfluo preoccuparsi della incolumità dei bambini, così come di quella degli irresponsabili in genere, i quali rilevano capacità insospettate tali da far pensare ad un'assistenza divina.
- : Para para piglia, chi lo ascia se lo piglia.
traduzione: (Cerchiamo tutti poiché chi lo trova lo prende per sé)
significato: Citato ad avvallare il diritto di possesso di corsa ritrovata.
- : Parla e parla e la ‘nnamorata è sorda.
traduzione: (Parla e parla ma la fidanzata è sorda)
significato: Rimprovero a chi con presta attenzione a ciò che gli si dice.
- : Parla quanno piscia la gallina.
traduzione: (Parla quando orina la gallina)
significato: Perentorio invito a tacere in quanto la gallina è sprovvista di apparato urinario.
- : Perde lo vove e ghì trovanno re corne.
traduzione: (Smarrire il bue e cercarne le corna)
significato: Definizione di chi cavilla sulla forma, dopo essere stato smentito dalla realtà dei fatti.
- : Polenta: la panza t'abbotta e lo culo t'allenta.
traduzione: (Polenta: ti gonfia l'addome e ti fiacca le anche)
significato: Rileva la scarsa capacità nutritiva di tale cibo che, pur saziandoti, ti lascia privo di energie.
- : Prim'acqua r'austo vierno a Nusco.
traduzione: (Prima pioggia d'agosto inverno a Nusco)
significato: La prima pioggia d'agosto preannuncia la fine dell'estate. Nusco, comune limitrofo, è situato ad una maggiore altitudine per cui, per primo, fa registrare basse temperature.
- : Puozzi avè la sciorta re la brutta!
traduzione: (Ti possa toccare il destino della brutta.)
significato: Paradossalmente è un augurio in quanto la brutta, difficilmente insidiata, è preferita come mogli dall'uomo in età avanzata ma con una solida posizione economica.
- : Puozzi squaglià com'a la neve re marzo!
traduzione: (Possa tu scioglierti come la neve di marzo!)
significato: Reazione dettata da stizza, in cui si auspica che la persona molesta si tolga immediatamente di torno.
- : Puro a li pulici vene la tosse.
traduzione: (Anche alle pulci viene voglia di tossire)
significato: Rimprovero rivolto a chi si intromette in questioni di cui è assolutamente privo di competenza.
- : Qua la pezza e qua ro sapone.
traduzione: (Qua la caciotta e qua il sapone: baratto di prodotti)
significato: Indica l'inopportunità di concedere qualcosa in cambio di sole promesse.
- : Qua sotta non ‘nge chiove!
traduzione: (Qui sotto non piove!)
significato: Assicurazione di non dimenticare l'offesa patita. L'espressione si accompagna al gesto della mano aperta, col palmo volto in basso.
- : Quanno iocca non fa zango!
traduzione: (Quando fiocca non si forma fanghiglia!)
significato: Detto di un tentativo di recare danno in cui la malafede è talmente palese da non consentire di sortire l'effetto desiderato.
- : Quanno la iatta non pote arrivà a ro lardo rice ca è de rancito.
traduzione: (Quando il gatto non riesce a raggiungere il lardo dice che è rancido)
significato: Da sempre tutto ciò che non si riesce ad ottenere si sostiene che non è degno di noi.
- : Quanno lampa scampa.
traduzione: (Quando lampeggia spiove)
significato: I lampi preannunciano il ritorno al sereno.
- : Quanno mai zinghiri a mete!
traduzione: (Quando mai zingari a mietere!)
significato: Espressione di gradita sorpresa per ospiti inattesi. Gli zingari non hanno mai praticato la mietitura, attività propria delle popolazioni stanziali.
- : Quanno se tratta re futti pè futti: Ite misesta, amen!
traduzione: (Quando si verificano ruberie generali: Ite missa est, amen!)
significato: Giustificazione, con crismi di natura ecclesiastica, alla propria partecipazione ad una diffusa ruberia.
- : Quanno squaglia la neve esseno re stronze.
traduzione: (Quando squaglia la neve vengono alla luce le cacche)
significato: Alla resa dei conti emergono le beghe.
- : Quatto aprilanti iuorni quaranta.
traduzione: (Quattro di aprile giorni quaranta)
significato: Le condizioni metereologiche registrate il quattro aprile si conservano inalterate per i successivi quaranta giorni.
- : Quero ca lassi è pirduto.
traduzione: (Ciò che non prendi è perso)
significato: È saggio non trascurare alcuna delle opportunità che la vita ci offre.
- : Ra arà esse a pasce.
traduzione: (Da arare finisce a pascolare)
significato: Di chi intraprende un'attività per poi interromperla ed iniziarne un'altra.
- : Rapa e rapesta: una menesta.
traduzione: (Rapa e ramolaccio: un'unica verdura)
significato: Detto di persone che, per esperienze comuni o per vincoli di parentela, rilevano identici sentimenti.
- : Risse lo pappolo a la noce: "Ramme tiempo ca te spertoso".
traduzione: (Disse il bruco alla noce: ‘Dammi tempo che riesco a bucartì)
significato: Con la perseveranza si ottengono risultati impensabili.
- : Ro picca soperchia, ro troppo abbasta.
traduzione: (Il poco avanza, il troppo basta)
significato: Un cibo abbondante risulta sufficiente per tutti, mentre un cibo scarso, lasciato per educazione agli altri commensali, finisce col superare.
- : Ro troppo rire finisce a chianto.
traduzione: (Il troppo ridere finisce in pianto)
significato: Un invito a non spingere gli scherzi fino alle estreme conseguenze.
- : Sbaglia l'altare ‘ngoppa a lo preote!
traduzione: (Sbaglia l'altare sul prete!)
significato: Espressione scherzosa, volta a sdrammatizzare l'altrui errore.
- : Sò chiù ghiuorni ca sauzicchi.
traduzione: (Sono più i giorni che le salsicce)
significato: Un invito alla moderazione, a preservare sufficienti riserve per il futuro.
- : Sparte ricchezza e addeventa povertà.
traduzione: (Dividere ricchezza fino a ridurla a povertà)
significato: Suddivisioni successive, anche di ingenti beni, non possono che ridursi ad insufficienti entità. Pertanto non bisogna confidare eccessivamente sulle eredità destinate ad essere divise fra gli eredi.
- : Strazzeme e spetazzeme ma meneme ‘mmiezzo a li mii.
traduzione: (Stracciami e sminuzzami ma buttami fra i miei)
significato: Puoi dire di me ciò che ti pare, ma non ti consento illazioni sulla mia famiglia.
- : T'aggia ‘nmbarà e t'aggia perde.
traduzione: (Debbo insegnarti e quindi perderti)
significato: Un'amara considerazione nella consapevolezza che solo la necessità lega i più giovani agli anziani, e che presto i primi acquisiranno autonomia, allontanandosi per sempre dai secondi.
- : Tenè lo pizzolo buono e r'ascelle rotte.
traduzione: (Avere il becco buono e le ali rotte)
significato: Di chi ama l'agiatezza e non fa nulla per procurarsela.
- : Tre sò li putienti: lo Papa, lo Re e chi non tene nienti.
traduzione: (Tre sono i potenti: il Papa, il ree chi non possiede nulla)
significato: Oltre che con gli ecclesiastici ed i politici, ci si ha da rimettere anche con chi non ha nulla da perdere.
- : Triga e benga bona!
traduzione: (Tardi pure, ma riesca bene!)
significato: Il detto rivela disponibilità all'attesa, nella consapevolezza che il buon esito, nella realizzazione di un progetto o di un'opera, è determinatodalla cura che vi si pone.
- : Vierno si non è capo è cora.
traduzione: (L'inverno, se non principio, è fine)
significato: Come da esperienza, il rigore invernale, se non si manifesta all'inizio della stagione, lo fa senz'altro al termine.
- : Volè la votte chiena e la mogliere ‘mbriaca.
traduzione: ( Volerla la botte piena e la moglie sbronza)
significato: Pretendere di avere tutto.
'O sacco si sparagna quann è cchino
Si deve essere parsimoniosi giorno dopo giorno, non quando le risorse economiche sono quasi esaurite)
'A vecchia a cient'anni mettivo origio (giudizio)
Pure 'a vecchia a cient'anni mettivo i siensi
C'è sempre tempo per mettere fine agli errori di una vita, non è mai troppo tardi per imparare a vivere
Cani e figli e pottana non chiurino mai porte
Un invito alle persone sbadate a chiudere l'uscio di casa
Ha fatto a cagno l'uocchi p'a cora
Si dice di chi possedeva una cosa preziosa e l'ha ceduta in cambio di un oggetto senza valore (ma si può riferire anche a persone o situazioni)
'O fierro fà o masto
Sono gli attrezzi adatti che consentono di esprimere appieno il proprio talento ed eseguire lavori a regola d'arte.
'O male passo è add'o truovi
Il pericolo si annida ovunque e le disgrazie possono accadere anche nella propria abitazione.
Ha acchiappato ch'e dete rint'a porta
Di persona che è rimasta in trappola, è negli impicci
Abbara addò vai! Stai attento dove vai |
Abbara a ro mitti i pieri Sia in senso materiale che invito a prestare massima attenzione a quello che si ha intenzione di fare Ubaldo Rotondo |
'A bbiata va trovanno, po' a scesa s'a' piglia app e' ella Basta una spintarella per farla partire. Non la stuzzicare che non la fermi più. Albina Angiuoni |
Acala che 'o vinni Cala il prezzo e venderai la tua merce. Evita di vantare qualcosa, se vuoi che ti crediamo Giovanna Aufiero |
A acino a acino se fa ‘a macina. A granello a granello si accumula il grano da portare a macinare. Un'esortazione a risparmiare anche gli spiccioli se vuoi fare un capitale. Giovanna Aufiero |
A Candelora, vierno rindo e estate fora Alla Candelora, l'inverno non è ancora terminato. Ovvero, la casa è ancora fredda e non si è riscaldata con il bel tempo che sta arrivando |
'A carn' sott e i maccaruni ncopp Il sovvertimento dell'ordine naturale delle cose |
Accattati i fierri buoni e fatti pavà Comportati da professionista: organizzati in senso qualitativo Fiore Candelmo |
Acchiappa pe' prima, fossero pure mazzate Prendi subito tutto quello che ti capita a tiro, indipendentemente da cosa prendi Lucia Manzi |
Accossì, giusto pè ffa a berè Così, giusto per forma |
Accossì m'ha ditto 'a capa Di azioni compiute d'impulso, di forza, senza ragionare troppo Ubaldo Rotondo |
'A cera si strure e 'a processione non cammina Il tempo passa (la cera si consuma, si distrugge), le risorse si esauriscono e non si raggiungono risultati Albina Angiuoni |
'A cerevella è 'na sfoglia (no sfuoglio) 'e cipolla Basta un nonnulla per perdere la ragione Lucio Quaranta |
A che pienzi, 'e vacche in Puglia? Rivolto a persona non attenta al discorso che si sta facendo Ubaldo Rotondo |
A chiàgne ‘o muorto so’ lacreme perze E' tutto inutile, quello che è fatto è fatto Maria Petruzziello |
A chiagne 'e muorti so' lacrime perse Inutile piangere sul latte versato Pino Bartoli |
A chi figli e a chi figliastri Quando si usano diversi metri di giudizio per coloro che dovrebbero ricevere parti uguali. Rivolto a chi, pur dichiarandosi equo e giusto, tratta, di fatto, con disparità le persone Giovanna Aufiero - Ubaldo Rotondo |
'A ciacca ncopp 'o ruognolo Un guaio più grosso che si aggiunge a quello che già ci affligge Lucio Quaranta |
'A confirenza è male crianza La troppa confidenza, a volte, sfocia nella maleducazione Ubaldo Rotondo |
'A cora è brutta a scortecà Il difficile viene alla fine Albina Angiuoni |
Acqua 'a li pàpiri Diamo acqua alle papere. Concediamo generosamente qualcosa a qualcuno Fiore Candelmo |
Acqua che no' tengo farina e farina che no' tengo acqua Di persona che accampa scuse per non portare a termine un lavoro. Acqua e farina sono gli elementi base per la realizzazione di un semplice alimento come il pane. Giovanna Aufiero |
Acqua quieta fa pantano e fete L'acqua che non scorre via, si appantana e puzza: tutto quello che non si rinnova, può perdersi |
Addà passà Deve passare nel senso che la fase negativa prima o poi passerà Maria Petruzziello |
Adda venì Baffone ! I tempi cambieranno (in peggio) Maria Petruzziello Baffone era Stalin, dittatore della scomparsa Unione Sovietica, che al tempo della Guerra Fredda minacciava, larvatamente, di invadere il mondo occidentale. Per ammonire chi non apprezza il bene che possiede finchè non lo perde per l'intervento di forze esterne |
Addò arrivamm' mettimmo 'o sing' Dove arriviamo ci fermiamo e mettiamo il segno (per ripartire). Non è necessario arrivare fino alla fine Fiore Candelmo |
Addò c'è gusto non c'è perdenza Quando qualcosa piace, non si fanno molti conti sulla sua convenienza |
Addò ci stanno troppi jalli non schiara mai juorno Quando ci sono troppe teste a comandare, non si riesce a organizzare nulla di buono |
Addò t'a fatto l'estate ti fai vierno Non contare sul mio sostegno visto che nel tuo momento di massimo splendore sei stato ben lontano da me Ubaldo Rotondo |
Addò ti vuò accoglie ? Dove vuoi venire a riposare ? Stai sbagliando se ritieni di poter trovare qui accoglimento Giovanna Aufiero |
Addò vai zurrianno ? Dove vai passeggiando senza una meta, perdendo tempo? Fiore Candelmo |
Addò viri e addò cechi Non sei obiettivo Maria Petruzziello |
Adunanza 'e volpi, mattanza 'e galline Quando qualcuno trama, i poveri ne subiscono le conseguenze. A Forino il detto recita "Consesso 'e vorp', dammaggio 'e jalline" Pino Bartoli |
'A fatto i cunti senza 'o tavernaro Dall'italiano "Hai fatto i conti senza l'oste", la versione nostrana Fiore Candelmo |
A' faccia e chi ci vò male Alla faccia di chi vuole il nostro male: solitamente l'espressione viene detta davanti ad un bel pranzo o in occasione di un brindisi Fiore Candelmo |
'A faccia mia sott 'i pieri vuosti Di una persona che chiede di essere creduta pur volendo rimarcare la propria "inferiorità" rispetto alla controparte. Una scusante per una problematica sorta per esempio tra un datore dc lavoro ed un dipendente Anna Cucciniello |
'A fatica fa passà tutti i mali Il lavoro redime, fa dimenticare i problemi, fa stare meglio Luciano De Castris |
'A fatica ra via nova, chi s'abbotta e chi nun ne prova Le differenze tra le persone sono spesso immotivate, anzi ingiuste Maria Pia Paolucci |
A' fatto 'a fine 'e l'asso 'e coppe Hai perso un'occasione importante, come una carta di valore prende pochi punti (in genere a briscola) |
'A fatto 'a fine ro cane ro chianchiere: spuorco e sang' e muort' e famm' Dopo tanto lavoro, la ricompensa è scarsa |
'A fatto volle e male coce Di persona che è stata fatta soffrire e maltrattata come un alimento (la pasta) tenuto sul fuoco troppo a lungo Albina Angiuoni |
'A femmena bona, doppo maritata tutti 'a vonno Il senno di poi... Fiore Candelmo |
'A femmena non si corca co' ciuccio pecchè ce strazza 'e lenzole La donna non si corica con l'asino perchè gli straccia le lenzuola La donna si accontenta di chiunque, a meno che non danneggi le proprie cose Giovanna Aufiero |
Aggio fatto ‘na mmiscafrancesca Ho confuso tutto |
'A formica che voleva morì, si scavatte 'a fossa Chi vuole provocarsi un danno, alla fine ci riesce Fiore Candelmo |
'A formica vicino 'a cecala che cantava "Ce, ce, ce", canta tu che a vierno canto io La favola della formica e della cicala trasposta in lingua. La giudiziosa formica che mette da parte per i tempi duri è più saggia, anche se talora poco felice. La trasposizione dialettale della morale della celeberrima favola. Luigi Maccanico |
'A iatta, pa' fretta fece i figli cecati La gatta frettolosa fece i figli ciechi. Di persona che agisce frettolosamente e di conseguenza portata a sbagliare. Ogni cosa ha i suoi tempi Lucia Manzi - Ubaldo Rotondo |
'A iatta, pe' troppo bene, si mangiavo i figli a volte per il troppo amore si compiono azioni sbagliate Ubaldo Rotondo |
Aggio iettato pure l’uocchi Ho vomitato tutto, anche gli occhi Maria Petruzziello |
'A jallina fa l'uovo e 'o jallo c'abbrucia 'o culo C'è chi si impegna e chi pensa a lamentarsi senza alcun merito Lucia Manzi |
'A juorno si figlia Le cose/azioni, prima di compierle, vanno ponderate Ubaldo Rotondo |
'A lanterna mmano a i cecati Di un oggetto di valore affidato a persona che non ne capisce il valore e pertanto non sa apprezzarlo Ubaldo Rotondo |
A llavà 'a capa a 'o ciuccio pierdi acqua, tiempo e sapone Giovanna Aufiero |
'A lo sfrie sienti l'addore La qualità si riconosce da alcune caratteristiche fondamentali Giovanna Aufiero |
A male futtitore, ntuppa 'o pilo Chi non è capace di fare un lavoro, trova scuse poco credibili Franco Rotondi |
'A mal'erba non more mai Il "male" è sempre presente Giovanna Aufiero |
'A mamma cecata capisce o' figlio muto L'amore materno supera ogni ostacolo Ubaldo Rotondo |
'A mascagna 'i capilli Capelli pettinati all'indietro e tenuti con acqua o brillantina, come usava Pietro Mascagni, il famoso musicista Roberto Carbonara |
'A meglia carne è quella che sta vicino all'uosso Non bisogna avere fretta nel completare le cose, bisogna andare fino in fondo Ubaldo Rotondo |
'A miglioria ra morte L'effimero miglioramento prima della disfatta Ubaldo Rotondo |
'A miso 'a casa mmano 'o puorco Hai affidato beni rilevanti a chi non è in grado di gestirli Luigi Maccanico |
Ammo fatto l'opera Abbiamo completato il quadro, abbiamo messo l'ultimo tassello di una situazione; spesso, in senso scherzoso, detto in riferimento a qualcuno che sta sopraggiungendo. Ubaldo Rotondo |
Ammo fatto i quatto 'e maggio Per i napoletani era la data stabilita per i traslochi, quindi tutta la città era in stato caotico, di confusione. Per traslazione, questo detto viene usato per indicare azioni, comportamenti che esulano dagli schemi abituali e che vengono compiuti in libero arbitrio provocando baldoria, chiasso e divertimento irrefrenabile Ubaldo Rotondo |
Ammo fatto 'na palla corta Abbiamo fatto brutta figura, non abbiamo portato a termine il compito completamente. La palla corta fa riferimento al gioco delle bocce, quando la palla non riesce a raggiungere il pallino perché tirata troppo debolmente. Fiore Candelmo |
Ammo fatto trenta facimmo trentuno Compiere un ulteriore sforzo, non previsto, per completare un'azione Ubaldo Rotondo |
Ammo fenuto re metere e re scognà Non abbiamo più la possibilità di concludere il nostro lavoro (per vari motivi, in genere per l'arrivo di uno scocciatore) Fiore Candelmo |
Ammo perzo Filippo, l'acino e 'o panaro (ancheAmmo perzo Filippo e 'o panaro) Chi troppo vuole nulla stringe Ubaldo Rotondo |
'A morì sicco e panzuto Maledizione, con la quale si augura la morte per una grave malattia di fegato a seguito della quale si dimagrisce e si ha l'addome rigonfio di liquidi Albina Angiuoni |
'A morte va trovanno 'na scusa Basta poco per passare un guaio Lucia Manzi |
'A musica e quatto perzuni Per dire che si è un numero insufficiente per svolgere adeguatamente un compito Ubaldo Rotondo |
A muzzichi e petazzi - A spizzichi e petazzi Un pò alla volta, a singhiozzo, e con una certa difficoltà. Anche di una cosa fatta superficialmente, in maniera approssimativa, e di malavoglia Giovanna Aufiero |
Ancora 'a verè 'a serpe e già chiami a S.Paolo ? Ti stai preoccupando troppo in anticipo Giovanna Aufiero |
Andano, andano, andano 'o rutto porta 'o sano Camminando, camminando, camminando, il mal messo aiuta quello che sta bene. Paradossalmente, chi sta peggio aiuto chi dovrebbe stare meglio. Ubaldo Rotondo |
A noce 'ro cuollo La parte del collo posta all'altezza della nuca Ubaldo Rotondo |
A parlà è arte lèggia Facile trovare soluzioni a parole quando i problemi riguardano gli altri Albina Angiuoni |
'A pazzìa esce a fieto Dal gioco si passa al litigio Albina Angiuoni |
'A pazziella mmano e criature Il giocattolo in mano a bambini (paradossalmente un qualcosa di importante affidato a personanon responsabile, incapace di portare a termine il compito) Ubaldo Rotondo |
Appicciti 'no cuoppo 'nculo Esclamazione per zittire la controparte che ha compiuto azioni o dette frasi inconcludenti Ubaldo Rotondo |
Appienni carne a male chiuovo Ti stai fidando di persona poco attendibile. Pensi di potermi circuire, superare, battermi ? Lucia Manzi |
'A porta 'e fierro roppo arrobbato Dopo aver subito un danno, il rimedio è tardivo Fiore Candelmo |
'A pottana, primma che ha chiamata, ha chiamato essa a te Una donna di malaffare è sempre capace di trarsi d'impaccio, di stare dalla parte giusta, anche quando ha torto Giancarlo Matarazzo |
Appontiti 'm pietto Copriti adeguatamente, chiudendo il bavero della giacca Antonello Candelmo |
'A primm'acqua r'austo, appontit'o bbusto Gennaro Bellizzi |
'A pulizia è malamente sulo rint'a sacca Non risparmiarti nel tenere in ordine la casa, sta solo attento che non si ripuliscano le tue tasche Albina Angiuoni |
'A quann è nato 'o criaturo, non simm cchiù compari ? E' da un pò di tempo che mi stai trascurando Francesco Rotondi |
A parola soa pa' parola mia In mancanza di prove certe non resta che fidarsi della parola di ognuno, da mettere eventualmente a confronto Ubaldo Rotondo |
'A porta 'e fierro ropp' arrobbato Rimedi troppo tardivi... |
Appizza 'e rrecchie Presta il massimo ascolto Ubaldo Rotondo |
'A ragione è dì fessi Per chiudere la discussione con chi si rifiuta di ascoltare e dialogare si preferisce, per quieto vivere, accondiscendenza, dargli ragione Ubaldo Rotondo |
Arrecettamm 'i fierri Mettiamo in ordine i ferri (da lavoro, per tornarcene a casa). Torniamocene a casa Fiore Candelmo |
'A rrobba che vene co' nfinfirinfì, se ne va co' nfanfaranfà Soldi (beni) poco sudati spesso vengono spesi rapidamente Giovanna Aufiero |
'A rrobba si jetta e i cani arraggino Lo spreco che provoca il risentimento di chi non ha nulla Albina Angiuoni |
Articolo quinto: chi tene 'mmano ha vinto Albina Angiuoni |
'A sai longa 'a Salve Regina ma io 'a saccio cchiù longa e te! Inutile cercare di abbindolarmi con chiacchiere inutili perché so dove vuoi andare a parare Albina Angiuoni |
A San'Agnello s'allunga lo juorno re 'no passo re pecoriello A S.Agnello (il 14 dicembre), il giorno comincia ad allungarsi, ma di poco, quanto il passo di un agnellino Giovanna Aufiero |
A santi non fa vuti e a criature non promette Non fare promesse che sai di non poter mantenere - onora gli impegni Albina Angiuoni |
'A sciorte (ciorta) ro pover'ommo La sorte del pover'uomo. Mancanza di fortuna Ubaldo Rotondo |
A scommatte co' i fessi, è guerra persa Discutere con un fesso, con chi non ti può capire, è tempo perso Luigi Maccanico |
A socra, pure si è 'e zuccaro, nun è mai roce La suocera anche se è di zucchero non è mai dolce. Oppure, per la suocera, anche se si tratta dello zucchero non è mai dolce a sufficienza. Detto per evidenziare il difficile rapporto tra nuora e suocera. Ubaldo Rotondo |
Assi voglia 'e mette rhumm, 'no strunz no diventa mai babbà! E' impossibile migliorare qualcosa di strutturalmente scadente: non potrà mai bastare un semplice accorgimento cosmetico |
'A spesa non vale 'a mpesa La spesa non comporterà un guadagno Fiore Candelmo |
Aspetta ciuccio mio ca mò vene pagghia nova Attendi un'occasione migliore |
Astipiti 'o milo pe' quann tieni secca Conserva una mela per il momento in cui avrai sete. Conserva un bene per i momenti di difficoltà Luigi Maccanico |
'A terra gnana e 'a femmena nana non te' piglià mai a cottimo Mai fare un lavoro superiore alle proprie possibilità, la terra scoscesa per la fatica necessaria a dissodarla, la donna bassina perchè richiede ... molta salute ! |
'A tirato 'o carro p'a scesa (anche 'A vottato 'o carro p'a scesa) Hai fatto una fatica... irrilevante! Lucrezia Argenziano |
Attacca 'o ciuccio addo' vo' 'o padrone Quando non si condivide un parere o un'azione e si suggerisce dilasciar perdere e lasciar andare le cose così come vuole il diretto responsabile Ubaldo Rotondo |
Attaccati 'o tram E adesso, arrangiati ! Ubaldo Rotondo |
Austo appontiti 'o busto ('A primma acqua r'austo, appontiti 'o busto) Ad agosto l'estate è già finita Gennaro Bellizzi |
Aust' cape re vierno A fine agosto si può dire addio all'estate |
Avascia 'e scelle Non essere borioso Ubaldo Rotondo |
'A vecchia 'n cielo Parole rivolte ai bimbi per far alzare loro la testa, per evitare il soffocamento, quando nel mangiare hanno accessi di tosse Ubaldo Rotondo |
'A vecchia a cient'anni mettivo origio (giudizio) Pure 'a vecchia a cient'anni mettivo i siensi C'è sempre tempo per mettere fine agli errori di una vita, non è mai troppo tardi per imparare a vivere. Di qualcosa di impossibile a verificarsi Albina Angiuoni |
'A vecchiaia è carogna; si nun c'arrivi è 'na vergogna La vecchiaia è piena di acciacchi e senza misericordia, ma nonostante tutto, chiunque si augura una vita lunga Albina Angiuoni |
'A vipera che mozzecavo a moglierema, morette 'e tuosseco Mia moglie è una donna da prendere con le molle ! Giovanna Aufiero |
'A voce 'e l'omo 'a casa 'ntrona. Albina Angiuoni |
'A vuò finì 'e appiccià paglia ? Fiore Candelmo |
Azzolla appriesso a me Vienimi appresso, nel senso di fare quello che faccio io Ubaldo Rotondo |
Buoni so' l'amici e li parienti, ma guai a quella sacca senza niente Amici e parenti sono buoni a stare con te solo se possono ricavarne un vantaggio Fiore Candelmo |
Ca' cammisa ro curto ti puoi pulizzà sulo 'e scarpe. Ca' cammisa toia puoi veste puro 'o curto! L'abbondanza risolve ogni problema. Gianni ci segnala che la sua spiegazione di questo detto va ricercata invece nel senso più letterale, già accennato in altre occasioni (vedi), secondo il quale la persona di bassa statura è poco raccomandabile perché si comporta con furbizia unicamente per il proprio tornaconto. Gianni Festa Franco Festa |
Caiola aperta, aciello muorto - Potea aperta, masto ca fatica ! Uno scambio di battute sulla più comune dimenticanza dell'uomo nel tenere a posto il pantalone Antonello Candelmo |
Camminamm 'a tantuni 'e mani Andiamo avanti a tentoni, a vista Fiore Candelmo |
Cane commann' a zuso e zuso commann' a cane Darsi vicendevolmente degli ordini sulla stessa faccenda, per non venirne a capo di niente Fiore Candelmo |
Cani e figli e pottana non chiurino mai porte Un invito alle persone sbadate a chiudere l'uscio di casa Albina Angiuoni |
Cani e puorci s'apprezzano muorti Il cane e il maiale sono maggiormente apprezzati da morti. Il primo affettivamente e il secondo dal punto di vista culinario. Di beni e persone che sono scarsamente considerati pur avendo un certo valore. Severino Napolitano |
Canta capo' che a natale muori Di persona perditempo, chiacchierona, destinata a non realizzare niente di utile Ubaldo Rotondo |
Casa e potea Casa e bottega: si usa nella frase "Tene casa e potea" per indicare che la sua vita si svolge in un ambito molto limitato, oppure nella frase "Fa casa e potea" indicando che non ha grilli per la testa Giovanna Aufiero |
Cavallo corridore morivo adderrupato Chi osa troppo può trovarsi molto male Franco Rotondi |
Ce stevano cani e puorci C’erano proprio tutti Maria Petruzziello |
C'è rimasto sulo 'o fodero E' una persona molto deperita. Il fodero, in questo caso, sarebbe l'involucro esterno dell'organismo. Fiore Candelmo |
Cchiù pochi simm' e cchiù belli parimm' Meglio essere in pochi che in troppi Fiore Candelmo |
Che banda ‘e sciarmati ! Che gruppo di persone male in arnese |
Che cat 'e colla! Sei un pigrone ! Est. hai la consistenza (nulla) di un secchio di colla, almeno finché non secca...! Giovanna Aufiero |
Chella è 'na mpesa Quella donna è furba Maria Petruzziello |
Che te vea accise Che ti possano uccidere (di persona che fa o ha fattoqualcosa di particolarmente sbagliato) |
Chiacchiere e tabacchere e ligname Parole inutili senza costrutto Ubaldo Rotondo |
Chiacchiere e tabacchere e legna 'o Banco 'e Napoli non l'impegna Le chiacchiere non hanno alcun valore Giovanna Aufiero |
Chi campa dritto campa afflitto Chi è onesto, spesso ha delle difficoltà Pino Bartoli |
Chi chiagne fott'a chi rire Giovanna Aufiero |
Chi è pottana ? Stelluccia ! Le colpe ricadono come al solito sempre sulla stessa persona che non c'entra niente Fiore Candelmo |
Chi è ‘sto camele ? Chi è questo cammello ? (Di una persona allampanata, strana, con aspetto sospetto) |
Chi fa male ai muonaci, S.Francisco se ne pava. Chi fa male ai monaci, S.Francesco gliela fa pagare. |
Chi fila e sfila non perde tiempo A proposito della tela di Penelope, detto con termini nostrani Giovanna Aufiero |
Chi ha cucinato scucinasse che Pasqua non è 'o anno, è 'o anno che vene Chi ha messo in opera qualcosa, non prosegua che l'occasione non si è data più Giovanna Aufiero |
Chi lassa ‘a via vecchia p’a via nova, sape che lassa e nun sape che trova. Chi lascia la via vecchia per la via nuova, sa cosa lascia e non sa cosa trova. (Anche il Padron Ntoni di Verga diceva, più pessimisticamente: peggio truova) Maria Petrozziello |
Chi mangia e caca, addiventa papa La soddisfazione delle necessità basilari è sufficiente ad una vita agiata Fiore Candelmo |
Chi 'mpresta 'o culo ci resta Invito ad essere prudenti nel prestare cose, denaro, perchè, spesso, viene gabbato e non le riceve di ritorno Ubaldo Rotondo |
Chi m'ha cecato ! Rimpianto per aver introdotto un argomento oppure aver compiuto un'azione che ha peggiorato una situazione Ubaldo Rotondo |
Chi mi battezza m'è compare Di persona disponibile solo per il proprio tornaconto Giovanni de Santo |
Chi nasce sfortunato 'o piglia 'nculo puro se sta assettato Fatalistica certezza: se uno è sfortunato, non c'è nulla che può salvarlo |
Chi nce ne va pè sotto Chi ne paga le conseguenze Fiore Candelmo |
Chi non tene coraggio, non si corca co 'e femmene belle Misurarsi con una donna bella richiede anche una certa dose di coraggio Fiore Candelmo |
Chi nun accatta e nun venne, nun saglie e nun scenne. Chi non compra e non vende, non sale e non scende. Come dire, chi non risica non rosica (Si dice pensando alle varie fortune dei commercianti) |
Chi nun sente 'a mamma e 'a o patre và sperzo e nun 'o sape Chi non ascolta i consigli della madre e del padre si perde senza rendersene conto Ubaldo Rotondo |
Chi nun tene a ‘ntostà, ‘ntosta 'o colletto! Chi non ha altro da indurire, indurisce…il colletto! Grande diffidenza per i damerini col colletto duro e inamidato, che sono solo apparenza e poca sostanza. Il detto potrebbe proprio essere preso alla lettera, nel caso di difficoltà nei rapporti con l'altro sesso |
Chiove e lassa chiove, statti rinto e non te move Piove: lascia piovere, e resta a casa. Attendi tempi migliori Francesco Rotondi |
Chiove e male tiempo fà, e case e l'ati è malamente 'a stà Albina Angiuoni |
Chi parla s'ammarita, chi non parla resta vecchia zita E' necessario avere una certa spigliatezza nella vita, per ottenere un risultato Giovanna Aufiero |
Chi passa pe' dinto a sta casa si mangia pure o bambiniello e' cera Nel senso di approfittare e sfruttare oltre modo dell'ospitalità concessa Ubaldo Rotondo |
Chi pesce vo' mangià 'a cora s'adda bagnà Non si ottiene nulla senza fatica Albina Angiuoni |
Chi s'aiza prima si veste In una famiglia con pochi danari, anche o vestiti erano pochi e non bastavano per tutti. Fig. di situazione nella quale ne approfitta chi arriva per primo Albina Angiuoni |
Chi si corca co 'e criature si trova pisciato Di persona che se la fa con altri inaffidabili e ne paga le conseguenze Fiore Candelmo |
Chi si cura 'e pecore soe, non è chiamato pecoraro Chi si cura i puorci sui, non è chiamato purcaro (con analogo significato) Chi ha cura delle sue cose non può essere criticato Giovanna Aufiero |
Chi s'offende è fetente E' povero di spirito chi non sta allo scherzo Ubaldo Rotondo |
Chi sparte ave 'a meglio parte Chi si incarica di dividere qualcosa, conserva per se il meglio |
Chi tene 'a faccia s'ammarita Chi non è timida (è sfacciata) prende marito Giovanna Aufiero |
Chi tene 'a lengua va in Sardegna Chi è capace di districarsi, anche a parole, può superare ogni ostacolo Giovanna Aufiero |
Chi tene cchiù povere spara Mettere in campo tutte le risorse per raggiungere risultati positivi Ubaldo Rotondo |
Chi tene mala capa adda tene buono pere. Chi tiene una testa poco funzionante deve saper usare i piedi. Se uno ha poca intelligenza, deve saper almeno correre; la nonna lo diceva dei giocatori di calcio |
Chi tene mamma nun chiange mai Chi ha la madre, non piange mai |
Chi tène o' commodo e nun se ne serve, nun trova confessore che l'assorve Chi ha un bene, una comodità, e non se ne serve, non trova un confessore che l'assolva: detto di chi - anche maschi imbranati - non sa usare i propri beni! Anna Maria Lepore |
Chi teneva 'o pane moriva, chi teneva 'o fuoco campava Erano tempi in cui non bastava solo il pane, ma ci voleva altro Antonello Candelmo |
Chi ti sape ti apre A volte devi diffidare proprio di chi conosce bene le tue abitudini Ubaldo Rotondo |
Chi troppo 'a tira, 'a spezza Non devi provocare, altrimenti qualche conseguenza ci sarà Luigi Maccanico |
Chi troppo s'acala 'o culo ammostra Quando si è troppo disponibili si rischia di prendere delle fregature Albina Angiuoni |
Chi va pe' Monteforte mai pane 'a casa porta, se vai pe' denari vieni oggi e vieni rimani, se vai p'a corte loro ragione e tu tuorto. Albina Angiuoni |
Chi ti sputa 'n ganna non te vole muorto In situazioni difficili, anche un gesto poco piacevole può salvarti la vita. Rifletti sempre sul retroscena di ogni situazione. Giovanna Aufiero |
Chi va a cacà e non caca bene, tre vote va e tre vote vene Di persona che non conclude completamente un lavoro ed è costretto a tornarci su più volte. Fiore Candelmo |
Chi vo' Dio s'o prea Chi vuole ottenere qualcosa deve fare da solo Pino Bartoli |
Chi vole, fa. Chi non vole, manna Chi ha interesse in qualcosa si impegna in prima persona, altrimenti delega Lucia Manzi Chi vole va e chi nun vole manna Chi vuole va e chi non vuole manda. Invito a fare da sé le proprie cose senza fidarsi di altri |
Chi vole filà, fila co' spruoccolo Se si vuole lavorare, ci si impegna anche se la strumentazione non è all'altezza. Lo spruoccolo (vedi dizionario) è un pezzo di legno informe, ben diverso dal fuso da usare per filare la lana Giovanna Aufiero |
Cielo russo, terra 'nfossa Cielo rosseggiante, si prevede pioggia Giovanna Aufiero |
Ciento rifietti e 'a cora fraceta (99 mali e 'a cora fraceta) Di una persona (o di una cosa) davvero male in arnese Luisa Manzi e Giovanna Aufiero |
Ci sta nu sole ca spacca 'e prete C'è un sole così forte da rompere le pietre. Domenico Mediatore avellinese doc 62 anni |
Citto e muto Massimo invito al silenzio Ubaldo Rotondo |
Citto, che sape o juoco Fare le cose con circospezione. Non farti scoprire Ubaldo Rotondo |
Citto citto mmiezzo 'o mercato Hai spiattellato a destra e a manca un fatto che doveva rimanere segreto. Generalmente preceduto da "Hai fatto" Giuseppe Rocco |
Coce e spacca 'o sole Di chi è spaccone e rappresenta in esagerazione quello che fa e/o quello che possiede Ubaldo Rotondo |
Comm'esce 'o sole accossì stennimmo i panni Nel senso fatalistico di attendere tempo migliore per completare una cosa Ubaldo Rotondo |
... comm 'no cristiano vattiato Come una persona battezzata. La frase viene aggiunta a qualcosa da fare, ed ha il valore di renderla compiuta, appartenente ad un momento definitivo. Es. Viestiti comm 'no cristiano vattiato Fiore Candelmo |
Co' no sì, t'impicci, co' 'no no, ti spicci Per praticità, a volte è meglio negare che ammettere una cosa; piuttosto che fare un favore, meglio negarlo Ubaldo Rotondo |
Co' n'uocchio uarda 'o jatto e co' l'ato frije 'o pesce Di una persona che deve compiere due operazioni contemporaneamente, delle quali una è potenzialmente pericolosa per la buona riuscita dell'altra Giovanna Aufiero |
Copia copiassa, l'esame non si passa A furia di copiare, la cultura latita ! Albina Angiuoni |
Compare si' ma 'o puorco a' paja Per quanto possiamo essere compari (ed est. possiamo avere rapporti comuni), chi pagherà sarà sempre il solito (nel caso il maiale che viene cresciuto solo per essere macellato. Paolo Spagnuolo |
Corne ‘e sore so’ corne r’oro, corne ‘e mugliere so’ corne overe Corna di sorelle sono corna d’oro, corna di mogli sono corna vere. I consigli dei familiari valgono oro. |
Cornuto e mazziato Oltre al danno, la beffa Ubaldo Rotondo |
Cò tiempo e cò à paglia maturano 'e nespole Per ottenere un frutto (in qualsiasi senso) ci vuole pazienza, il tempo giusto Lucia Manzi |
Cricc, Crocc e Manicancino Tre personaggi di fantasia, i cui nomi vengono attribuiti a tre persone male in arnese che vanno insieme. Fiore Candelmo |
Crisci figli, crisci puorci riferito all'ingratitudine dei figli nei confronti dei genitori Ubaldo Rotondo |
Crisci santo ! Cresci santamente - augurio est. anche di buona salute, dopo aver starnutito Giovanna Aufiero |
Crisci santo e vicchiariello ! Cresci santamente e con una lunga vita Giovanna Aufiero |
Culo che non ha visto mai cammisa, quann ‘a vere se ne fa ‘na risa Di persona che non avendo mai avuto a che fare con qualcuno o qualcosa, generalmente di maggiore qualità, scioccamente ne sottovaluta l'importanza. |
Cuotto e mangiato Di una cosa fatta rapidamente Giovanna Aufiero |
Curto e malecavato Di persona bassa di statura e, pertanto, nell'immaginario popolare, da considerare furbo e, forse, cattivo d'animo Ubaldo Rotondo |
Dalli e dalli, pure 'o cucuzziello addiventa tallo A furia di insistere, anche la zucchina si trasforma in qualcosa di immangiabile Giovanna Aufiero |
Dio 'o ssape e 'a Maronna 'o vvere Di persone già in difficoltà, o di cose già male in arnese, che subiscono ulteriori aggravamenti, e che non possono fare altro che affidarsi al soccorso soprannaturale Ubaldo Rotondo |
Disse 'o pappece 'a la noce, dammi tiempo che ti spertoso! Ho pazienza da vendere per portare a termine questo compito difficile Giovanna Aufiero Abbiamo trovato in rete anche il seguito: Disse 'o pappece a la noce, dammi tiempo che ti spertoso. La noce lo tiempo 'nce rette, che 'o pappece murette |
Disse Pulecenella, quannì parlano i fessi è fine 'e munno Quando i fessi vengono ascoltati, si può passare un guaio Giancarlo Matarazzo |
Doppo chiuoppeto, che bell'acqua Solo dopo aver fatto esperienza, si ha la completa comprensione di qualcosa |
Dura Natale e santo Stefano Di cosa di scarsa qualità. Di persona poco affidabile ed incostante Antonello Candelmo |
E' buono pe' coglie fichi Riferito a persona troppo alta. Notoriamente le persone basse, generalmente svantaggiate nella società, sviluppano furbizia di comportamenti per riequilibrare la situazione ("Curto e malecavato"). Di conseguenza si crede che i lungagnoni siano ingenui e quindi buoni solo per cogliere i frutti dell'albero del fico, i cui rami sono impraticabili al calpestio perchè facilmente si spezzano. Ubaldo Rotondo |
'E cape 'e pezza Le suore, che indossano un copricapo in tessuto Ubaldo Rotondo |
E che ci vo’, l’arte ‘e scienza ? (l’arco ‘e scienza) Non c'è bisogno di essere molto capaci per risolvere il problema |
E che à visto, 'a neve a Faliesi? Di persona tutta imbacuccata perchè freddolosa. Faliesi è una montagna tra Contrada e Forino |
E chi to rà, Simone e Matteo ? Neanche due santi possono aiutarti in qualche occasione Giovanna Aufiero |
'E corna so' come i rienti: fanno male, ma ti fanno mangià A volte si deve fare buon viso a cattivo gioco Angelina Aldorasi |
'E femmene oneste una ce n'era e 'a fecero Maronna Le donne sono tutte poco "affidabili"... Giancarlo Matarazzo |
E' fera chiena Siamo al completo, non manca nessuno, sono presenti anche persone non invitate Ubaldo Rotondo |
E' gruosso e fesso Detto di un bonaccione Ubaldo Rotondo |
E' juta a finì a geografia mman'ai falignami Quando un compito è troppo rilevante per la cultura di qualcuno |
E' juto annanzi a piriti e pernacchie Di persona che ha conquistato una posizione economico/sociale senza meriti propri Ubaldo Rotondo |
E' juto 'n Paraviso pe' scagno Chi senza meriti ha conquistato una posizione di prestigio. Di persona che ha superato fortunosamente un ostacolo. Ubaldo Rotondo |
E' iuto sotto e 'ncoppa E' andato in rovina Ubaldo Rotondo |
'E longhe pe' fiche, 'e corte pe' i mariti Le donne alte sono buone per cogliere i fichi, quelle basse per maritarsi Teresa Gaeta |
E mò ti voglio zuoppo 'a la nchianata! Di qualcuno chiamato ad un compito di particolare difficoltà, prevedibilmente troppo arduo per lui. Al posto di "zuoppo" si usa talora anche "ciuccio", asino. Giovanna Aufiero |
E' muorto 'e subbeto Una morte improvvisa, senza ulteriori motivi Albina Angiuoni |
E' muorto 'o campanaro e non si sonino cchiù 'e campane ? Tutti sono utili ma nessuno è indispensabile Fiore Candelmo |
E' muorto 'o puorco e non simmo cchiù compari ? Dopo che il vantaggio è finito, si perde ogni rapporto di amicizia ? |
E’ na capa tosta E' un testardo |
E' 'na fesseria e cafè Di un fatto di poca importanza Ubaldo Rotondo |
E' 'na jatta morta Di una persona che sembra disinteressarsi alla cosa ma che invece agisce sotto sotto: tipico atteggiamento dei gatti che immobili sembrano morti e poi di un balzo si avventano sulla preda Ubaldo Rotondo |
E' 'na mola fracita Di una persona persa, irrecuperabile Ubaldo Rotondo |
E' 'no 'mbrellino 'e seta Di una persona che assume atteggiamenti di superiorità, pavoneggiandosi Ubaldo Rotondo |
E' no perucchio arricchito Di persona arricchita, di umilissima estrazione, che si dà aria di gran signore quasi discendesse da una nobile famiglia Ubaldo Rotondo |
E' 'no piscitiell 'e cannuccia E' una persona ingenua Fiore Candelmo |
E' 'no poco 'e bubbazza Di persona o cosa scadente Fiore Candelmo |
E’'no uaglione scetato E' un ragazzo sveglio nel senso di arguto Maria Petruzziello |
Era meglio che facevo 'no portone accossì ci evo rinto pe' piscià Malcontento manifesto causa l'ingratitudine dei figli Ubaldo Rotondo |
'E rosse: 'a meglio meglio ha acciso 'o pate Pregiudizi sulle donne dai capelli rossi Giovanna Aufiero |
'E scarpe fanno zichiti - E non t'è mette ! - Ma sò nòve - E mittitelle ! Di qualcuno che è sempre incontentabile, indeciso Giovanna Aufiero |
Esce ra porta e trase pa' fenesta Chi, estromesso ufficialmente, rientra per vie traverse Ubaldo Rotondo |
'E sorde e sùbbeto se fanno o co'n'apertura 'e cascia o co' n'apertura 'e coscia! I soldi si fanno presto o con un'apertura di ...cassaforte o con un'apertura di ...gambe. La ricchezza improvvisa non è frutto del proprio sudato e onesto lavoro Anna Maria Lepore |
'E spade stanne appese e i foderi combattono La situazione si è capovolta nel senso che chi comanda tace e chi dovrebbe eseguire comanda Maria Petruzziello |
'E tozze a chi non tene i rienti ! ('O Pataterno ra' 'e tozze a chi non tene i rienti) Il pane duro a chi non ha i denti per mangiarlo. Di un compito troppo arduo per qualcuno non in grado di eseguirlo. Iddio dà dei benefici a chi non li apprezza Giovanna Aufiero |
E' trasuto 'e spighetto e s'è miso 'e chiatto E' entrato con circospezione e ora fa il padrone Giovanna Aufiero Intromessosi in una situazione dove non era richiesto, si è impadronito di tutto e ora, la cosa, la gestisce lui Pino Bartoli |
E 'uai 'ra pignata 'e ssape 'a cocchiara Gennaro Bellizzi |
E' uno ! Disse quillo che cecavo l'uocchio 'a mugliera Ecco fatto, siamo a metà dell'opera Fiore Candelmo |
Ettassi l'uosso 'o cane ? Cosa credi di poter dire con le tue parole, di denigrare qualcuno come stessi gettando un osso ad un cane ? Fiore Candelmo |
E viri tu Vedi tu (cosa puoi fare) - Mi fido di te |
Fa acqua 'a pippa Compiere azioni / cose sbagliate, senza costrutto Ubaldo Rotondo |
Fa' ambress', non pittà Vai al sodo, non perdere tempo in dettagli Giovanna Aufiero |
Fa carne 'e puorco Di chi si approfitta di tutte le situazione Ubaldo Rotondo |
Facimm ambress ambress Sbrighiamoci ! Albina Angiuoni |
Facimmo comme i dui compari Detto per rappresentare l'indecisione su un comportamento, un'azione. Si racconta la storiella dei due compari che, dopo essere stati insieme per lungo tempo, giunta l'ora di tornare alle rispettive abitazioni non si decidevano di separarsi, e, di volta in volta, instancabilmente, l'uno accompagnava l'altro Ubaldo Rotondo |
Facimmo 'e cose aummo aummo Facciamo le cose in silenzo, senza scalpore Ubaldo Rotondo |
Facimmo 'e cose a mistiere Facciamo le cose a regola d'arte, per bene Fiore Candelmo |
Facimmo 'e cose sciuè sciuè Agiamo speditamente senza porci grossi problemi Ubaldo Rotondo |
Facimmo 'e nozze che fiche secche Quando si vuole realizzare grandi cose senza avere mezzi sufficienti Ubaldo Rotondo |
Facimm un'arriglia Mettiamo tutto insieme, confusamente Fiore Candelmo |
Facimmici 'a croce ca' mano dritta Nel senso di iniziare bene un lavoro da intraprendere Ubaldo Rotondo |
Facimmo 'na cosa 'e juorno Nel senso di non perdere tempo, fare le cose alla svelta Ubaldo Rotondo |
Facimm 'o paro e 'o sparo Di chi non riesce a prendere nessuna decisione Ubaldo Rotondo |
Fai rire puro ‘e jalline Sei tanto sciocco che riderebbero anche le galline |
Fa l'arte ri pacci Si comporta e agisce come un pazzo, cioè compie gesti sconsiderati. Di persona che cerca di fare di tutto per raggiungere un obiettivo Ubaldo Rotondo |
Fa’ male e pènsace, fa’ bene e scòrdate. Se fai del male, pensaci, se fai del bene, dimenticalo. |
Fammi primo e fammi ciuccio Anche se sono ciuccio, meglio essere primo dei figli Giovanna Aufiero |
Fa 'o fesso pe' no i 'a guerra (Fa 'o scemo pe' no' j a la guerra) Chi finge di non capire per non esporsi Ubaldo Rotondo |
Fa 'o jallo 'ncoppa 'a munnezza Di chi vuole imporsi sui più deboli Ubaldo Rotondo |
Fatt'accattà 'a chi nun ti sape Letteralmente: fatti comperare da chi non ti conosce! E' l'invito rivolto a chi, pur sapendo che le proprie intenzioni ci sono note, cerca lo stesso di ingannarci Ubaldo Rotondo |
Fattella co' chi è meglio 'e te e facci (pure) 'e spese Invito a selezionare le amicizie tra le migliori, pure a costo di rimetterci economicamente (forse perchè ci sarà un guadagno a lungo andare ?) Ubaldo Rotondo |
Fatti 'o nomme e va arrobba Ai famosi è perdonato tutto: se hai una buona reputazione nessuno crederà mai che sei stato capace di rubare Giovanna Aufiero |
Fatti ‘sta capa, ca pari ‘no zammiro ! Tagliati i capelli che sembri uno straccione Carmelina Caso |
Feste, festini, maletiempo e gente in casa Una frase molto adatta per il periodo natalizio...! Lucia Manzi |
Figlio e iatta acchiappa 'e surici Una positiva tradizione di famiglia che si tramanda di padre in figlio Pino Bartoli |
Figl'e'zoccola Di persona, generalmente di giovane età, particolarmente abile a districarsi in ogni occasione a proprio vantaggio, proprio come è capace di dominare ogni situazione sua mamma ('a zoccola), avendo ella acquisito una vasta esperienza nell'esercizio di un mestiere, il meretricio, che l'ha portata a frequentare un vasto universo di persone. L'opposto di una persona dabbene. Fiore Candelmo |
Fra cient'anni, assi voglia 'e rorme Quando morirai, potrai riposare in pace Carmelina Caso |
Franco 'e cerimonie Di chi non perde tempo in inutili convenevoli Ubaldo Rotondo |
Frienno e magnanno Fare le cose alla svelta Ubaldo Rotondo |
Fuggi parienti, pezzienti e pottane Stai lontano da i pezzenti, dai parenti e dalle prostitute, tutti accomunati evidentemente dall'essere dei poco di buono Annamaria Guarino |
Fuoco muorto e pagghia nfussa Fuoco spento e paglia (da accendere) pure bagnata ! Iniziare un'attività partendo da zero. Albina Angiuoni |
Gesovele ! Giosuè ! (accidenti!) |
Gesù, Giuseppe, Sant'Anna e Maria, squaglia riavoli e vince Maria Anatema contro il malocchio Giovanna Aufiero |
Giorgio se ne vò i e o Vescovo no vò mannà I due litiganti vogliono la stessa cosa Maria Petruzziello |
Gira e vota, 'o cetrulo và sempe 'n culo all'ortolano Quando qualcosa va male finisce col pagare le spese chi ha minore responsabilità Ubaldo Rotondo |
Gira tuorno tuorno Chi non risolve nessun problema perdendo tempo Ubaldo Rotondo |
Giusto pe' 'na lavata e faccia Azione tesa ad apparire, senza costrutto Ubaldo Rotondo |
Gli manca sempe no' centesimo pe accocchià 'na lira Detto di persona tirchia, ovvero poveraccia Ubaldo Rotondo |
Ha acchiappato ch'e dete rint'a porta Di persona che è rimasta in trappola, è negli impicci Fiore Candelmo |
Ha cacciato 'a capo 'a fore 'o sacco Di persona che, da una condizione subalterna inizia a ribellarsi; di giovane adolescente che, fino a quel momento mite e remissivo, comincia ad assumere comportamenti più spregiudicati Ubaldo Rotondo |
Ha fatto 'a fine e Pepp' 'e Fichella Chi, intenzionato a fare grandi cose si perde alla prima difficoltà Pino Bartoli |
Ha fatto a cagno l'uocchi p'a cora (Ha scagnato l'uocchie p'a cora) Si dice di chi possedeva una cosa preziosa e l'ha ceduta in cambio di un oggetto senza valore (ma si può riferire anche a persone o situazioni) Albina Angiuoni |
Ha fatto volle e male coce Lo ha tenuto tanto a lungo sul fuoco che alla fine è scotto. Di una persona o di una situazione tenuta troppo a lungo sulla corda, tanto che questa alla fine non ha neanche ottenuto quanto sperava. Generalmente una donna che illude un uomo sul suo amore. Fiore Candelmo |
Ha fatto vorza sotto Ha vinto tanti soldi da riempire una borsa posta sotto l'addome Bruno Perugini |
Hai fatto fegato fegato: pormone Hai più volte ripetuto che dovevi comperare il fegato e poi hai portato a casa il polmone. Di una persona sbadata nell'ottemperare ad un compito assegnatogli Giovanna Aufiero |
Ha appicciato 'na pippa! Di persona logorroica Ubaldo Rotondo |
Ha fatto 'o pirito cchiù gruosso 'ro culo Ha compiuto un atto, un'azione superiore alle proprie capacità e disponibilità Ubaldo Rotondo |
Hai voglia e allongà ‘o cuollo ! Hai voglia di attendere ! (allungare il collo) |
Hanno fatto casa e potea Stare ininterrottamente nello stesso posto nel quale, oltre ad abitarci si svolge attività lavorativa; detto anche di chi sta a lungo insieme Ubaldo Rotondo |
Ha perzo 'a vacca e va trovann 'e fune Di persona che si preoccupa dei dettagli di un danno e non della sostanza Fiore Candelmo |
Ha' pigliato palle 'e ciuccio pe' lampadine fulminate (e anche) Ha' pigliato 'e sputazze pe' lire 'e argiento Fare confusione tra due cose completamente differenti (Prendere lucciole per lanterne) |
Ha trovato Amereca Chi si impossessa e sfrutta situazioni favorevoli conquistate da altri. Altro modo di dire : s'è sistemato Ubaldo Rotondo |
Iammo a Sansuosso pe' n'uosso Andiamo a San Sossio Baronia per un osso: è inutile, non proficuo, fare un viaggio lungo quando il risultato è scadente, insoddisfacente. Ubaldo Rotondo |
Iamm' cuongio cuongio Andiamo avanti con circospezione, con una certa prudenza Fiore Candelmo |
Iammuncenne prima che si mbroglia l'acqua Andiamo via prima che la faccenda si complichi Ubaldo Rotondo |
I consigli che non si paiano non so' mai buoni E' difficile apprezzare i consigli spassionati |
Iènneri e neputi, quello che fai, tutt’ è perduto ('A fa bene a ienneri e neputi è tutto perduto) Tutto quello che fai a generi e nipoti è perduto. Da generi e nipoti non c'è riconoscenza Fiore Candelmo |
Ieri piro e non portavi pere, mò ca si Santo puoi mai fà razie? Di qualcuno o qualcosa che notoriamente insufficiente, tale resta per compiti più onerosi. La frase discende dalla storia di un pero che abbattuto in quanto infruttifero, venne poi usato per farne la statua di un santo al quale venivano si elevavano le più disparate richieste di intercessioni. Ricorda l'altro detto "Ti saccio viecchio, piro, 'a l'uorto mio! Tipico disincanto del contadino concreto. Sandro Urciuoli |
Iesc 'a parte 'e fore Detto in senso dispregiativo, per allontanare da casa definitivamente una persona Ubaldo Rotondo |
Iettamm 'o criaturo co' tutta l'acqua Di una conclusione eccessiva, nella quale si perde tutto, il buono e il cattivo. Fig. l'azione di svuotare la "concolina", dove il bambino è ancora a bagno Fiore Candelmo |
Ièttati a mare co' tutti i panni In senso dispregiativo, che non sei buono a nulla Ubaldo Rotondo |
I fessi vattino e i bbuoni abbuscano Si sono invertite le regole ! Giovanna Aufiero |
I figli so' piezzi 'e core I figli sono parte di noi stessi (questo è proprio napoletano...!) Ubaldo Rotondo |
Imparassi 'no ciuccio r'abballà Non perder tempo, un asino non impara a ballare |
I male governati 'e governa Dio! Riferito in genere a giovani ed adolescenti che, pur non essendo ben seguiti dai genitori, riescono ugualmente Giovanna Aufiero |
I masti co' i masti e i criaturi co' i criaturi Mai confondere ruoli e capacità Carmine D'Andrea |
In mancanza di uommini dabbene, fecero a Tata sinneco Un detto particolarmente attuale. In tempi in cui manca l'etica civile, possiamo trovare chiunque investito di cariche rilevanti Giovanna Aufiero |
Int'o cantero addò cachi tu, non ci fa cacà a nisciuno Sappi proteggere i tuoi beni, il tuo lavoro Carla Cieri |
Int'o mbruoglio 'o dai e 'o pigli Quando le cose non sono chiare, puoi tanto guadagnarci che perderci Antonello Candelmo |
I panni spuorchi si lavano in famiglia I problemi familiari non devono essere divulgati, ma risolti in famiglia Ubaldo Rotondo |
Io rico votte e tu rispunni mezza votte Per rappresentare la totale incomprensione tra le parti Ubaldo Rotondo |
I sòrdi fanno venì a vista ai cecati Detto per esaltare la potenza del denaro Ubaldo Rotondo |
Io sparagno 'a moglierema p'o lietto e l'ati se ne vereno 'e bene ? Un risparmio poco remunerativo Gianni Manzi |
I sòrdi fatti senza stiento se ne vanno comm 'o viento Ricchezze ottenute con poco sforzo sono destinate ad essere sprecate perchè non se ne riconosce l'importanza |
Isso sa canta e isso sa sona Riferito a chi continuamente si incensa Ubaldo Rotondo |
L'acielli s'accocchiano 'ncielo e i strunzi 'nterra In senso negativo, riferito a persone di uguale affinità e con gli stessi difetti Ubaldo Rotondo |
L'acqua è poca e 'a papera non galleggia La situazione è critica a tal punto (l'acqua è scarsa) che anche un animale (o un oggetto in plastica) aduso a galleggiare non può farlo Fiore Candelmo |
L'acqua nfraceta i bastimenti a mare L'acqua è capace anche di distruggere grandi navi. Est. qualcuno o qualcosa di grande pazienza che porta a termine un compito difficile Lucia Manzi |
L'acqua fà tremà e 'o vino fà cantà Una frase tipica di chi ama alzare il gomito un pò troppo Fiore Candelmo |
La femmena quanno chiagne prepara lu 'ngnostro pe' te tenge Non sempre le lacrime sono sincere. Talvolta servono a ottenere qualcosa. |
Lasci sempre a creanza dinto 'o piatto Non porti mai a termine le azioni intraprese Ubaldo Rotondo |
Lassa stà Sei ancora troppo giovane ed incapace |
Leva 'e mane 'a coppa 'o frascone Lascia stare, non toccare niente Ubaldo Rotondo |
Leva mano ! Lascia stare, non sei capace! |
Levamm 'a frasca Terminiamo quanto resta che non è molto. 'A frasca era un ramo frondoso esposto davanti alle fattorie quando la produzione di vino era tanto abbondante da poter invitare amici e parenti a bere. Al termine si toglieva la "frasca", a segnalare che non c'era più niente per nessuno Roberto Carbonara - Ubaldo Rotondo |
Levammo 'e prete 'a 'nanzi ai cecati (oppure, "a i pacci") Togliamo ogni occasione di pericolo Ubaldo Rotondo |
Levammo i mpicci 'a 'nanzi i pieri Mettiamo in ordine Giovanna Aufiero |
Levimi ‘sto Mosè ‘a nanzi Toglimi davanti questa persona ingombrante |
L'ha avuta dint' 'i rienti Di una cosa detta per uno scopo ma che alla fine si è rivoltata contro Ubaldo Rotondo |
Li carìvo puro ò cuoccio à capo Di persona che ha perso i capelli |
Lietto stritto, cùrchiti mmiezzo Se il letto è stretto, è difficile potersi coricare da un lato. Invece, mettendocisi in mezzo, si può trovare spazio ed agevolmente dormire! Quando non c'è spazio apparente per qualcosa, o modo di ottenere qualcosa, si può forzare la mano per averla. Fiore Candelmo |
Lieviti 'a tuorno Togliti di mezzo, non dare fastidio |
L'uocchie valino chiù e na scoppettata Il malocchio colpisce più di una fucilata Ubaldo Rotondo |
L'uosso viecchio acconza 'a menesta Come dire, gallina vecchia fa buon brodo. Ci vuole esperienza.... Tonino Serra |
Ma a chi vuò levà ‘a salute A chi vuoi infastidire fino a togliere la salute |
Ma che tieni, 'a neve int'a sacca? Detto di chi è insofferente, smanioso, che compie velocemente, senza la giusta ponderazione, cose e/o azioni Ubaldo Rotondo |
Ma che tieni, l'uosimo ? Hai un sesto senso per le cose che devono accadere ? Fiore Candelmo |
Ma come è intelliggente 'sta postera La sorpresa di una sempliciotta che commenta così l'arrivo della postina proprio a casa sua con la posta a lei destinata. Di una persona che si sorprende per qualcosa che ha una semplice spiegazione Giovanna Aufiero |
M'a fatto 'no lisciabusso Mi ha aspramente redarguito. Lisciabusso è la descrizione quasi onomatopeica del gesto di accarezzare e colpire Ubaldo Rotondo |
Mannaggia suricillo e pezza 'nfossa Materna e dolce imprecazione generalmente rivolta a qualche bambino discolo Giovanna Aufiero |
Ma oggi scoppa ? Oggi interroga ? (di un prof particolarmente severo) |
M'aggia tornà a vattià (battezzare) Si dice quando si assiste ad eventi o comportamenti incomprensibili o che non si condividono Albina Angiuoni |
M’aggio aizato co’ ‘a capa votata Mi sono alzato con la testa girata (vedi anche sotto) |
M’aggio aizato co’ ‘e corna votate Mi sono alzato con le corna girate (stamattina non è giornata !!) |
M'aggio fatto 'a croce c'a mano storta Di una persona che è così sorpresa di qualcosa che per scaramanzia si fa il segno della croce al contrario Fiore Candelmo |
M'aggio miso 'a quatt 'e bastoni Mi sono spaparanzato, divaricando gambe e braccia, per godere del giusto riposo Fiore Candelmo |
M’aggio stroppiato ‘na coscia Mi sono rovinato una coscia |
Mala nuttata e figlia femmena Dopo un lungo travaglio, neanche un figlio maschio. Dopo tanto soffrire una ricompensa modesta. Un proverbio "misogino" che conferma come in passato (ma non solo) il figlio maschio era, per i più vari motivi, maggiormente desiderato. Giovanna Aufiero |
Manch'i cani ! Neanche ai cani ! Qualcosa di particolarmente negativo che non si augura neanche ad un cane Giovanna Aufiero |
Mangia che ddo tuo mangi Fiore Candelmo |
Mango tu fussi lardo e essa 'a iatta Non preoccuparti, non c'è pericolo, come potrebbe esserci nel caso in cui una gatta si avvicinasse al lardo (che mangerebbe immediatamente) |
Mantieni mmano Mantieni nelle mani, non mollare. Est. attendi |
Marito e mugliera accummenzano co’ 'e ciucculate e po’ finisceno co’ 'e zucculate... All'inizio, tra marito e moglie è tutto zucchero e miele, ma alla fine iniziano i guai: grande pessimismo sui rapporti uomo/donna |
M’a rutto ‘e cerevelle Mi hai profondamente scocciato |
Ma s'ì proprio pepe ! Ma sei proprio fesso |
Ma ti ntuppa ? Ma ti da fastidio, ti scoccia ? Fiore Candelmo |
Matrimoni e vescovati da 'o cielo sò commannati Ci sono eventi il cui governo è sovrannaturale Giovanna Aufiero |
Mazze e panelle fann' i figli belli, panelle senza mazze fann' i figli pazz! L'educazione dei figli deve inevitabilmente passare tra la punizione ed il premio. La mancanza di regole determina una generazione "pazza" Giovanna Aufiero |
Meglio esse parienti a ' li ricchi Una ovvia considerazione: meglio avere parenti solidi che essere poveri Giovanna Aufiero |
M’è esciuto ‘no punzillo ‘n faccia Ho avuto un'eruzione cutanea (punzillo=comedone) |
Meglio mmiria che pietà E' meglio essere invidiati che commiserati Ubaldo Rotondo |
Meglio 'no ciuccio vivo che 'no mierico muorto Invito ad accontentarsi di quello chi si è e si ha, riconoscere i propri limiti senza compiere azioni forzate che potrebbero essere deleterie Ubaldo Rotondo |
Meglio ‘no malo vicino che ‘no principiante e viulino Meglio avere un cattivo vicino che avere come vicino un principiante di violino O meglio, avere a che fare con una persona poco adatta a qualche compito |
Melella 'a scigna Donna brutta come una scimmia Maria Petruzziello |
Mentre ‘o mierico sturéa, ‘o malato se ne more Temporeggiare per poi concludere al peggio Maria Petruzziello |
M'è venuta 'na vermenara (o 'na vermenata) Mi sono spaventato Ubaldo Rotondo |
M'ha fatt 'a posta Si è appostato per sorprendermi, per incontrarmi Fiore Candelmo |
Mi fai piglià 'na freve ! Mi innervosisci Maria Petruzziello |
Mi fai piglià 'na scigna Mi fai innervosire Maria Petruzziello |
M'ha invitato a carne e maccaruni Mi hai invitato a fare qualcosa di molto invitante. Carne e maccheroni costituivano il pranzo un tempo riservato alle grandi occasioni Fiore Candelmo |
M'ha pigliato a uocchie Gli sono diventato antipatico - est. mi ha fatto un sortilegio negativo Giovanna Aufiero |
Mi mangiasse ‘na casa ‘e rrobba Ho una gran fame (una casa di roba) |
Mi pare 'a cantina ra Sonagliera Di luogo o ambiente in cui la confusione è regnante Antonella Di Risi |
Mi pare 'a stalla e 'Vrennacotta Di luogo o ambiente in cui la confusione è regnante (come sopra). Vrennacotta e 'a Sonagliera devono essere probabilmente dei soprannomi per identificare delle persone dal loro lavoro (N.d.R.). Antonella Di Risi |
Mi pari 'a Maronn addolorata Sei così giù di tono da somigliare alla Madonna addolorata per la morte di suo figlio Gesù Giovanna Aufiero |
Mi pari 'o scarparo co 'e scarpe rotte Mi sembri un calzolaio tanto male in arnese che va in giro con le scarpe rotte, e non è in grado di ripararle Antonello Candelmo |
Mi pariti ddì stordi Sembrate due stupidi |
Mi sento nat' e tanto Adesso sì che sto bene. Usato soprattutto per magnificare una omerica mangiata Ubaldo Rotondo |
Mi songo addicriato Detto per mostrare soddisfazione per qualcosa compiuta, riferito soprattutto per esaltare un'abbondante e soddisfacente mangiata Ubaldo Rotondo |
Mi so’ ‘nfusso rà capa o pere Mi sono bagnato dalla testa ai piedi |
Mi so' scocciata 'e corre appriesso i cristiani Non ce la faccio più a inseguire chi non vuole collaborare. Giovanna Aufiero |
Mi sta ranno i tormienti 'e Santa Caterina Il suo comportamento sta provocandomi enormi disagi. Ubaldo Rotondo |
Mi stai schiattann ‘n cuorpo Mi stai dando tanto fastidio che sto soffrendo fisicamente Albina Angiuoni |
Mi sto schiattann ‘n cuorpo (Stong scattann 'n cuorpo) Ho dei forti dolori addominali - est. sono molto irritato, posso esplodere tra poco! |
Mi stong puzzann 'e friddo Ho un freddo terribile Giovanna Aufiero |
Mittici 'o sale 'ncoppa 'a cora Di qualcosa oramai persa, non più recuperabile, andata via e per la quale è impossibile metterci il sale sulla coda (se fosse un animale) Ubaldo Rotondo |
Mittittello 'inte 'e chiocche Mettitelo bene in testa Ubaldo Rotondo |
Mittiti scuorno ! Abbi vergogna per quel che hai fatto Giovanna Aufiero |
Mo’ aizo ncuollo e me ne vaco Adesso vado via. Figurativamente, alzo le spalle per andare via Maria Petruzziello |
Mò sient’ Adesso vedrai che succede Maria Petruzziello |
Mo’ ti piglio pa capezza Prendere l’asino per le redini ovvero forzare qualcuno a fare qualcosa Maria Petruzziello |
Mò t’’o chiavo ‘no pacchiro Se non la smetti, ti darò un ceffone |
Mo' viri che succère Adesso vedi quello che accade, a proposito di eventuali conseguenze per azioni poco ponderate Ubaldo Rotondo |
Munno era, munno è e munno sarrà Le cose passate fanno luce alle future perchè el mondo fu sempre di una medesima sorte, e tutto quello che è e sarà è stato in altro tempo (Francesco Guicciardini) Guido Candelmo |
Muonici, prieviti e cani...'a tenè sempe o tacchero mmano Per certe occasioni e meglio andare prevenuti. 'O tacchero è una sorta di bastone corto e nodoso |
'Na botta 'o circhio e nnata 'o tompagno Un colpo al cerchio e un altro al coperchio. Modo di dire riferito a che temporeggia nel prendere una decisione e cerca di barcamenarsi tra due situazioni Ubaldo Rotondo |
N'aggio cuotto sciemi, ma tu jesci ch' i pieri fore 'a tiana Sei veramente sciocco |
'Na femmen senza zizze è comm nu stip senza piatti Se ad una donna manca il seno, non ha qualcosa di essenziale |
‘Na mamma po’ dà a mangià a ciento figli / ma ciento figli nun ponno dà a mangià a ‘na mamma Una mamma può far mangiare cento figli, ma cento figli non danno mangiare ad una sola madre La stessa versione è comunemente usata anche per il padre |
'Na vota ivo Giancarlo a la prereca e la trovao fenuta L'unica volta che ti sei mosso a fare qualcosa, era troppo tardi. Non essere pigro ! Giovanna Aufiero |
'N copp 'o cuotto, l'acqua volluta Sulla scottatura cade acqua bollente: dalla padella alla brace (di male in peggio) Giovanna Aufiero |
N‘ha magnà pane pe' cresce Di persona ancora molto giovane e inesperta, per la quale deve ancora trascorrere del tempo (esemplificato dalla quantità di alimenti da consumare) prima di avere sufficiente esperienza Ubaldo Rotondo |
Né, pepe ! Ehi, tu ! (forma irridente) |
Nisciuno è nato 'mparato Tutti hanno bisogno del necessario tirocinio per cui non bisogna sentirsi mai superiori rispetto agli altri Ubaldo Rotondo |
Nisciun'uosso rimane a 'a chianca Quello che è utile trova sempre una collocazione |
Nisciuno ti dice: lavate ‘a faccia che sì cchiù bello ‘e me Non attenderti favori da chicchessia |
Non aprì l'uocchie 'i cuccilli Non suggerire, a chi non sa, il risvolto della situazione. I cuccilli sono i conigli neonati che nascono con gli occhi chiusi, i quali non vanno toccati pena un danno permanente Giovanna Aufiero |
Non ci mancava ò latto à formica “Non mancava neppure il latte della formica” di una tavola riccamente imbandita o di una casa ricca di suppellettili |
Non ci sta pezzentaria senza rifietto Non c'è una povertà senza colpe Lucia Manzi |
Non mi firo manco e mé sputà ‘n faccia Sono troppo stanco che non posso sputarmi |
Non me ne tene proprio Non ne ho proprio voglia Giovanna Aufiero |
Non mi passa manc’ p’a capa Non mi passa neanche per la testa, non ho alcuna intenzione di... |
Non è proprio cosa toa Lascia perdere, non sei capace |
Non lassà 'a creanza Mangia tutto quello che c'è nel piatto, non lasciarne un pò Fiore Candelmo |
Non mettimmo ciancianelle 'ncanna 'e jatte Non suggeriamo cose che potrebbero danneggiare noi stessi Albina Angiuoni |
Non mi scimunì Non distrarmi a tal punto da farmi perdere la concentrazione Giovanna Aufiero |
Non ‘o rà rienza Non dargli udienza - non starlo a sentire, non dargli importanza |
Non 'o voglio verè manco in cartolina Non desidero vederlo neanche in una foto, in una cartolina Fiore Candelmo |
'No padre tene dieci figli, dieci figli nun tenino 'no padre Un genitore mantiene dieci figli, dieci figli non sostengono un genitore Ubaldo Rotondo |
'No pacchiro a votamano Uno schiaffo di mano, appioppato con un apposito movimento semicircolare dell'avambraccio Fiore Candelmo |
Non parlà a schiove Non dire cose a vanvera. Non parlare a caso, così come (apparentemente) a caso cade la pioggia Fiore Candelmo |
Non pozzo chiagne ca' tengo 'a cannela Di una scusa poco credibile Giovanna Aufiero |
Non saccio addò te vuonno Sei così inutile che non so chi ti possa cercare Giovanna Aufiero |
Non ti fermà a la prima potea Non accontentarti della prima risposta, ma vai al fondo delle cose Fiore Candelmo |
Non trova recietto Non è capace di trovare requie, riposo Fiore Candelmo |
Non sì buono manco appicciato Non sei buono neanche per essere acceso |
No' sconzecà Non guastare (qualcosa) Giovanna Aufiero |
No' votamiento 'e stommaco Ad litteram: un senso di nausea; in senso lato riferito a chi, con le sue parole, le sue esagerazioni, provoca disgusto, insofferenza Ubaldo Rotondo |
No' votta votta Una gran ressa Ubaldo Rotondo |
Nun ammiscammo a lana ca' seta Invito a saper distinguere e a stare attenti a non creare confusioni Ubaldo Rotondo |
Nun ci acciriti 'a salute Non affliggeteci Ubaldo Rotondo |
Nun ci stammo ch' mmano mmano (oppure 'ncoppa 'a panza) Diamoci da fare, non perdiamo tempo Ubaldo Rotondo |
Nun fa flotti Non creare zizzania Ubaldo Rotondo |
Nun fa 'o capuzziello Non fare il capetto, il buffone Ubaldo Rotondo |
Nun facimmo 'e cose citto citto fore 'o mercato Invito al silenzio e a non riferire agli altri il segreto appena confidato Ubaldo Rotondo |
Nun girà a frittata Non cambiare discorso per prendere tempo, non cambiare le carte in tavola Ubaldo Rotondo |
Nun iettà sordi co’ i mierici, ca 'o bianco e 'o rrusso trase po’ musso Non gettar soldi con i medici perché il bianco e il rosso(un colorito sano) entra per la bocca, è legato a quello che mangi (e a come ti comporti) |
Nun magna pe' nun cacà Riferito a persona tirchia Ubaldo Rotondo |
Nun mi fa' venì a scigna Non farmi innevorsire Ubaldo Rotondo |
Nun pazzià co' fuoco Invito a stare attento a quello che si fa e/o si dice che potrebbe essere pericoloso come lo è la troppa vicinanza al fuoco Ubaldo Rotondo |
Nun sape cchiù addo' sbatte 'a capo Non ha più risorse per risolvere un problema Ubaldo Rotondo |
Nun sape cchiù addo' adda sparte Riferito a persona presa in tantissimi impegni Ubaldo Rotondo |
Nun scassà 'o mbrello Non dare fastidio Ubaldo Rotondo |
Nun se ne pozza vere' 'e bene Non possa godersela, maledizione lanciata a chi ha compiuto una cattiva azione per acquisire un bene o un vantaggio Ubaldo Rotondo |
Nun sfruculià a mazzarella 'e San Giuseppe - nun sfruculià 'o pasticciotto Non dare fastidio, non scocciare, non infastidire Ubaldo Rotondo |
Nun tengo manco l'uocchi pe' chiagne Essere nella miseria più assoluta Ubaldo Rotondo |
Nun trovà pezze a colore Non accampare scuse Ubaldo Rotondo |
Nun vota' fuoglio Non cambiare discorso Ubaldo Rotondo |
Nun vottà 'e mano annanzi Non anticipare scusanti Ubaldo Rotondo |
Nunn'appiccià 'o fuoco Non alimentare discordia Ubaldo Rotondo |
Nun 'o ra rienza Non considerare quel che dice, non dargli udienza Ubaldo Rotondo |
Nun sai che t’ha perso Peccato che non c’eri,hai perso una bella occasione Maria Petruzziello |
Nun si buono pe' lu Re nun si buono manco pe' me Francesco Rotondi |
Nun si fa niente pe' senza niente Ogni cosa ha la sua ricompensa. Già dal latino "do ut des" Ubaldo Rotondo |
Nun t'azzuppà 'o pane Non infierire, non approfittarne Ubaldo Rotondo |
Nun tène manco l’uocchi pe chiagnere E' talmente povero che….. Maria Petruzziello |
Nun t’ fa crere Non esagerare - non simulare Maria Petruzziello |
Nun tengo proprio capa Oggi non ho proprio voglia, non ho la lucità necessaria |
Nun ti lascino 'e père Ti perseguitano Ubaldo Rotondo |
'O bene ro puorco se ne vere bene ropp muorto Ogni cosa a suo tempo. Non vendere la pelle dell'orso prima di averlo ucciso Luigi Maccanico |
'O cane mozzeca sempe 'o strazzato Sono sempre i poveracci a subire Fiore Candelmo |
'O carro si non 'o ungi non cammina Senza regalie non si ottengono benefici Ubaldo Rotondo |
'O cazone a zompafuossi Di pantalone corto di gamba che lascia scoperte le calze Ubaldo Rotondo |
‘O che bai (vai) facenn lloco ? Cosa stai facendo qui (o lì)? (di sorpresa) |
'O ciuccio, quanno sente addore ra stalla, azzolla Quando si è verso il termine di un'opera, si affretta il lavoro Lucio Quaranta |
'O ciuccio porta 'a paglia e l'asino si lagna Di persona che lavora senza lamentarsi e di altri che invece, pur non facendo granchè, sembrano sempre stanchissimi Giovanna Aufiero |
'O ciuccio senza cora, a maggio se n'addona L'asino non si accorge della propria carenza finchè non ne avverte il bisogno (a maggio ci sono le mosche, che vanno scacciate con la coda). Un invito ad essere previdenti. Antonello Candelmo |
O commannà è meglio ro fottere Meglio comandare che fare l'amore. Il potere del potere....! Ubaldo Rotondo |
'O fierro fà o masto Sono gli attrezzi adatti che consentono di esprimere appieno il proprio talento ed eseguire lavori a regola d'arte. Albina Angiuoni |
'O figlio muto 'o capisce 'a mamma Il figlio muto (o che si esprime cripticamente) lo comprende la mamma Giovanna Aufiero |
Oggi nun m’ firo proprio Oggi non mi sento proprio bene Maria Petruzziello |
Ogni capa è tribunale Ognuno ritiene sempre di aver ragione Fiore Candelmo |
Ogni lassata è persa Invito a non indugiare troppo, ogni occasione non colta a volo è perduta per sempre Ubaldo Rotondo |
O Pateterno prima 'e fa e po' l'accocchia In senso ironico di persone che hanno lo stesso modo di pensare e di intendere Ubaldo Rotondo |
'O sacco si sparagna quann è cchino Si deve essere parsimoniosi giorno dopo giorno, non quando le risorse economiche sono quasi esaurite) Albina Angiuoni |
'O sano nun crere 'o malato La persona che sta bene, sia fisicamente che materialmente, non riesce ad immedesimarsi nella condizione di chi soffre e quindi non crede ai suoi problemi Ubaldo Rotondo |
'O sazio nun crere 'o riuno Analogamente a quanto precede, chi è sazio non comprende la fame di chi non ha potuto mangiare. L'egoismo dell'uomo nasce anche da questo ? Fiore Candelmo |
Ogni scarpa addiventa scarpone Lo scorrere del tempo è inevitabile e tutto ha un termine, si rovina, invecchia Fiore Candelmo |
Ogni scarrafone è bello a mamma soa Agli occhi di una madre anche il bimbo più brutto è bellissimo Ubaldo Rotondo |
Ogni tanto tu pigli 'e chicchere Qualche volta mi sembri uscito di senno Fiore Candelmo |
'O jallo ncopp 'a munnezza Di persona che si pavoneggia pur nella più nera miseria Antonello Candelmo |
'O male passo è add'o truovi Il pericolo si annida ovunque e le disgrazie possono accadere anche nella propria abitazione. Albina Angiuoni |
'O mbrello, pè durà, non ha ddà mai piglià 'a prima acqua Per durare, l'ombrello non deve mai prendere l'acqua violenta, o (probabilmente) non dovrebbe mai essere usato (la prima acqua sarebbe quella che lo inaugura) ! Luigi Maccanico |
'O monaco, co 'no quarto 'e carne fece 24 porpette e 'no porpettone Come sei stato capace di fare tutto ciò con sì poca spesa ? E' evidente che hai risparmiato troppo Giovanna Aufiero |
'O muto vicino 'o cecato: cecà, fammi luce Un dialogo impossibile tra due persone molto lontane: un muto che parla e un cieco che dovrebbe indicare dove andare Luigi Maccanico |
'O nepote è muorto 'e vecchiaia Questa carne è di un animale così vecchio (e quindi è dura) che il suo nipote è già morto e pure di vecchiaia Giovanna Aufiero |
O parlà chiaro è fatto p'amici Bisogna fare patti chiari se si vuole rimanere in buoni rapporti Albina Angiuoni |
‘O Pataterno è tardariello ma no scordariello Iddio può essere poco tempestivo, ma la sua punizione è inevitabile Tina Glave |
'O peggio surdo è quillo che nun vo' sentì Inutile parlare con chi si rifiuta di ascoltare Ubaldo Rotondo |
'O perucchio escivo 'a rint 'a vrenna e disse: so' io 'o molinaro ! In assenza del "capo" tutti pensano di poter comandare. Quando i gatti sono assenti, i topi ballano... Luigi Maccanico |
'O pesce fete ra capo La responsabilità va ricercata dall'inizio Ubaldo Rotondo |
'O pesce gruosso si mangia 'o piccirillo Quasi sempre il più debole è in balia del più forte Ubaldo Rotondo |
'O pòlece, int'a farina, si sente 'o mulinaro Chi sta nel suo ambiente, si sente il padrone |
'O primo gallo che canta ha fatto l'uovo Di persona colpevole che prima di essere accusato si discolpa (excusatio non petita........) Ubaldo Rotondo |
'O puorco aunito si more re fame Se due persone si accordano per attendere allo stesso lavoro, questo non verrà portato mai a termine. Scaricabarile. Giovanna Aufiero |
'O puorco è 'o mio e acciro p''a cora! Se qualcosa è mia, la gestisco come mi pare e piace |
‘O puorco, pé fa bene, ‘n cap’ e n’anno muriv’ acciso Il maiale nonostante faccia del bene, dopo un anno muore comunque Un avvertimento a non fare troppo il bene perché non c’è riconoscenza |
'O puorco, roppo mangiato, votta 'a copella pe l'aria La persona poco educata che dopo mangiato non sa comportarsi. La persona che ha una fortuna insperata e la spreca. Giancarlo Matarazzo |
'O puorco si sonnava 'e cerze 'a notte Il maiale sognava di mangiare ghiande. Quando in un certo momento non ci restano che i sogni...! Luigi Maccanico |
'O purpo se coce co' l'acqua soa Diamo tempo al tempo, aspettiamo che chi è in errore si ravveda Ubaldo Rotondo |
'O sazio non crere a 'o riuno Il sazio non crede a chi ha fame Giovanna Aufiero |
'O Pataterno mi parla! Ve l'avevo detto io ! Carmelina Caso |
'O relle 'e copp 'a pandosca Di persona, generalmente adolescente, particolarmente vivace. Per il significato di "pandosca", vai al dizionario. Antonello Candelmo |
‘O riavolo e l’acqua santa Di due persone senza alcuna affinità, con caratteri o posizioni politiche opposte. Un tempo, il diavolo erano i comunisti e l'acqua santa i democristiani. Maria Petruzziello |
'O riavolo, quanno t'alliscia, vole l'anima Diffida delle persone che ti adulano eccessivamente |
'O ruoccolo è figlio a 'a rapa Tale padre e tale figlio |
'O rutto porta 'o sano Quando le regole si invertono Fiore Candelmo |
'O sole cala, o morte levamminn' La fatica immane del contadino che sotto il sole attende il tramonto che, se non arrivasse, sarebbe meglio la morte Ciro Mariello |
‘O sparagno nun è mai guaragno Chi spende male spende due volte Maria Petruzziello |
'O teng' appiso 'n ganna C'è l'ho appeso in gola (di una terza persona da cui si è ricevuto un torto in attesa di essere vendicato) Domenico Mediatore avellinese doc 62 anni |
'O teng' 'n copp 'o stommeco Ce l'ho sullo stomaco (detto di una terza persona insopportabile) Domenico Mediatore avellinese doc 62 anni |
'O terramoto acconza i muorti e i vivi Amara verità: il terremoto seppellisce i morti e comporta guadagni solo per alcuni Luigi Maccanico |
'O tuossico manco i surici 'o vuonno Ci sono cose che non sono assolutamente accettabili, neanche da chi è abituato al peggio. Di persona che non vuole accettare una sconfitta Albina Angiuoni |
'O viecchio ha ddà morì, ma o giovine po' morì Se la storia dell'uomo anziano è naturale che abbia il suo compimento, la sorte tragica del giovane è spesso conseguenza di propria imprudenza Pino Bartoli |
'O vino buono si venne senza frasca Se un prodotto è di qualità, non c'è bisogno di molta pubblicità (cfr. più sotto 'O vino si venne ca' frasca) |
'O vino buono sta rint’a votta Il vino deve stare nella botte ovvero la cosa giusta al posto giusto Il vino migliore è quello che non è stato ancora bevuto |
'O vino fa sango e 'a fatica fa iettà 'o sango Il vino fa bene alla salute, al contrario del lavoro faticoso |
'O vino si venne ca' frasca Il vino si vende con la "frasca" dal quale proviene l'uva. Devi darmi la garanzia Sabino Caso |
‘O volissi ‘no zico ? Ne volessi un pò ? |
Pane, cipolle e core contento Chi si accontenta (di poco), gode Fiore Candelmo |
Pare 'a scigna ncopp 'o rucchiello Di persona che cammina con un andamento instabile, simile a quello di una scimmia ammaestrata a camminare su un cilindro per uno spettacolo circense Albina Angiuoni |
Pare che t’a vestuto pa’ Zeza Hai un abbigliamento adatto per Carnevale |
Pare 'n'arco 'e scienza Sembra una persona molto acculturata |
Pare n'asino miezzo i suoni Di persona frastornata, che non sa prendere una decisione, come un asino tra molti suoni Ubaldo Rotondo |
Pare ‘no quadro ‘e lontananza Sembra bella da lontano, ma da vicino.... Giovanna Aufiero |
Pari 'na sasicchia senza ponge! Sembri una salsiccia rigonfia perchè non è stata bucata. La salsiccia va bucata prima della cottura per evitarne lo scoppio. Giovanna Aufiero |
Pari ‘no criaturo ‘e menna Sei ancora un lattante - vedi sopra |
Pari ò ruospo sott’à rota ò traino Di persona irritata e gonfia d’ira, proprio come un rospo che, finito sotto la ruota di un carro, si gonfia prima di scoppiare |
Parlanno ro riavolo compareno 'e corna Parlando di una persona ecco che all'improvviso questa appare Ubaldo Rotondo |
Parla pe' fà piglià aria 'a lengua Di persona che dice cose senza senso Lucio Quaranta |
Pasqua marzotica morìa o famotica Quando Pasqua cade di marzo, vi sarà carestia o un'epidemia letale |
Pasqua vene 'e sàpito ? Pasqua non può cadere di sabato. Quando si dice una evidente castroneria Guido Candelmo |
Pasquale Papagno, si mangia 'a castagna, 'o riccio s'o mangia e ietta 'a castagna Di persona poco accorta, che spreca il meglio di qualcosa Giovanna Aufiero |
Passata 'a quarantina 'no relore 'a (ogni) matina Dopo i quarant'anni (con gli anta) un dolore ogni mattina: cominciano gli acciacchi! Albina Angiuoni |
Pe acconzà 'a sopala, m'avesse venne 'a massaria ? Quando la spesa "non vale 'a mpesa!" (vedi). Una spesa eccessiva per un guadagno insufficiente |
Pe' mare non ci stanno taverne Non avventurarti senza riflettere Giovanna Aufiero |
Pe' n'acino 'e sale si perde 'a menesta Per un'inezia si perde tutto Ubaldo Rotondo |
Pe' 'no fico ti fai n'amico Basta poco per farsi o per mantenere un'amicizia Giovanna Aufiero |
Penza male che ti truovi buono Andreotti, qualche tempo fa, espresse un concetto simile. Essere sospettosi è sempre meglio. Annamaria Guarino |
Pe' pavà e pe' morì ci sta sempe tiempo Per i debiti, così come per morire, il tempo speriamo sia il più lungo possibile Lucia Manzi |
Pe' scagno Per caso, per scambio - combinazione |
Pe' te fa move ce vonno 'e cannonate Detto a persona lenta nelle sue azioni e che tarda a prendere decisioni, a compiere azioni Ubaldo Rotondo |
Petrosino ogni menesta Prezzemolo in ogni minestra: di persona che è presente in ogni dove |
Pettinàtti ca pari ‘no lupo! Pettinati che sembri un lupo (che normalmente non è spettinato...!) Carmelina Caso |
Picca picca moriv' a' ciuccia La ciuccia morì un pò alla volta Paolo Spagnuolo |
Piecoro.... è finita l'evera ! Mio caro, la crisi incombe! Cara pecora, è arrivato il tuo turno (di essere macellata) Paolo Spagnuolo |
Pigliti 'o buono quann' arriva, pecchè 'o malamente non manca mai Approfitta di ogni occasione buona, perchè le giornate cattive non mancheranno |
Pizzichi e vasi non fanno pertusi Le effusioni e i preliminari non sono pericolosi per l'illibatezza. Le smancerie non sono significative. |
Po' rici che Pasqua vene 'e sabato Detto a chi trova sempre complicazioni anche quando non ci sono Ubaldo Rotondo |
Porta paglia pe' ciento cavalli E' una persona di grande forza fisica capace di portare la paglia necessaria a sfamare cento cavalli ! Fiore Candelmo |
Pòrtate co 'sta capa ! Non hai idea delle conseguenze del tuo comportamento ! Fiore Candelmo |
Prima re trase pane e caso, roppo trasuto pane peruto Prima di stringere un accordo (prima di sposarsi per es.), si è gentili ed amichevoli, a cose fatte escono le magagne |
Primm 'e parlà, attacca 'a cerevella Rifletti, prima di parlare Giovanna Aufiero |
Puozz' campà cient'anne In tono augurale di compiacimento rivolto soprattutto a chi fornisce una soluzione ad un problema di cui non si veniva a capo Ubaldo Rotondo |
Puozz' cresce 'no palmo 'a l'ora Benevola imprecazione verso un giovane sbadato: sarebbe una cosa ben difficile gestire una crescita così rapida Giovanna Aufiero |
Puozzi fà 'a fine r'a zoccola sott'a pésciola La fine del topo in trappola. La pèsciola è una trappola per uccelli |
Puozz' fa 'e mane comm 'i pieri ! Ti si possano trasformare le mani in piedi: un augurio negativo espresso a chi non è stato capace di adempiere ad un compito assegnatogli Fiore Candelmo |
Puozz' jettà 'o sango Intercalare, che tu possa morire Ubaldo Rotondo |
Puozz' iettà 'o veleno Che tu possa perdere l'acredine e la rabbia che ti contraddistinguono Ubaldo Rotondo |
Puozz' morì acciso un cattivo augurio detto bonariamente |
Puozzi sculà ! Possa tu morire e lasciato scolare. Nelle vecchie chiese c'era (l'orrenda) abitudine di lasciare "scolare" i cadaveri dei religiosi, ponendoli generalmente seduti su appositi sedili in pietra, localizzati nelle parti inferiori dell'edificio, sotto i quali un sistema di canaletti allontanava le secrezioni dovute all'essiccamento progressivo della salma, per poi procedere ad una sorta di imbalsamazione Antonello Candelmo |
Puozzi trovà mierico paccio e farmacia chiusa Medico incompetente e mancanza di farmaci per curarsi: una espressione malaugurante da riservare ai propri nemici, davvero molto efficace Albina Angiuoni |
Pure i muri teneno 'e recchie Invito a parlare silenziosamente per evitare di essere ascoltati. Evitare di diffondere le proprie informazioni Ubaldo Rotondo |
Pure i pulici tenino 'a tosse Anche i più insignificanti di tanto in tanto vogliono avere un pò di importanza (senza valerne) Giovanna Aufiero |
Pure li surici se n'escevano chiagnenno ra quelle ccase La povertà più estrema rendeva dura la vita anche ai sorci Ciro Mariello |
Pure 'o perucchio vole 'o sfogo suo Anche chi non ha apparentemente importanza ha delle necessità incompressibili. Anche la formica nel suo piccolo, si incazza ! Giuseppe Rocco |
Qua 'a pezza e quà 'o sapone Non si fa credito, se non ai novantenni accompagnati dai genitori.... Ubaldo Rotondo |
Qua nisciuno è fesso Non siamo così stupidi da essere presi in giro Ubaldo Rotondo |
Quann aciello abboffa, vole morì Quando l'uccello comincia a gonfiarsi, vuole morire. Ci sono segni inequivoci di qualcosa che sta per accadere (vedi anche sotto). Luigi Maccanico |
Quanno 'a femmena vo' filà, fila pure co' spruoccolo Quando la donna ha intenzione di portare a termine qualcosa, riesce con qualsiasi mezzo Ubaldo Rotondo |
Quann' 'a formica mette 'e scelle, vole morì Quando la formica mette le ali, vuole morire. Ci sono segni inequivoci di qualcosa che sta per accadere. Luigi Maccanico |
Quanno chiove r'austo, chiove musto Se piove ad agosto ci sarà un'ottima vendemmia |
Quanno chiove e male tiempo fa, a' casa 'e l'ati nun s'a da sta Antico detto che invitava alla riservatezza e a non disturbare la sfera privata altrui. Probabile anche che venga suggerita la prudenza di starsene a casa per evitare i pericoli che il maltempo (genericamente inteso) può determinare. Ubaldo Rotondo |
Quanno ci vo', ci vo' esclamazioneper esprimere la soddisfazione di aver dato libero sfogo a quello che si teneva dentro represso Ubaldo Rotondo |
Quann distibuivano la pacienza, stevo sul'io Con te si deve avere tanta sopportazione Giovanna Aufiero |
Quann distribuivano l'intelliggenz tu non ci stivi Sei uno sciocco, un superficiale Giovanna Aufiero |
Quanno 'o riavolo t'accarezza vole l'anima Bisogna fare attenzione alle adulazioni Ubaldo Rotondo |
Quann 'e carrozze camminarrann senza cavalli, è fine 'e munno Quando le carrozze cammineranno senza cavalli, sarà la fine del mondo. Una innovazione tecnologica che sconvolge la popolazione. Di li a qualche anno uscirono le prime automobili Fiore Candelmo |
Quann' è filici è filici, quann' è borza è borza Quando si va per felci si devono raccogliere solo felci, quando andiamo per borse raccogliamo le borse. Di una persona che fa un solo compito per volta. Tratta dalla leggenda secondo la quale una persona in un bosco, pur avendo trovato una borsa colma di danari, non la raccolse perchè non era andato in quel luogo se non per raccogliere felci. Giovanna Aufiero |
Quann 'o ciuccio arraglia, n'ce morta 'a mamma Quando l'asino raglia si lamenta per qualcosa di rilevante Luigi Maccanico |
Quann 'o ciuccio non vo vevere, assi voglia ro sciscà Quando qualcuno ha la testa dura, è tutto inutile Lucia Manzi |
Quanno 'o mierico sturea, o malato se ne more Riferito alla perdita di tempo quando non si è in grado di risolvere un problema Ubaldo Rotondo |
Quann si mangia si scommatt cà morte Mangiare ci espone al pericolo di affogarci se contemporaneamente parliamo. Fiore Candelmo |
Quanno sì martiello vatti e quanno sì incudine statti Quando hai la ragione dalla tua parte insisti, ma sappi desistere quando hai torto o per motivi di opportunità Albina Angiuoni |
Quann' si zappa e quann' si pota, Zì Nicola non tene niputi. Quann' si va a vinnignà, Zi Nicola aqquà e Zì Nicola allà Se c'è da lavorare, pochi sono interessati, ma quando si tratta di ricavare qualcosa, specie se a sbafo, sono tutti presenti e pronti a lodare il proprietario |
Quanno tona chiove, quanno lampa scampa Semplice previsione e rappresentazione di fenomeni meteorologi Ubaldo Rotondo |
Quanno vere 'a mala parata se ne scappa Di codardo che fugge davanti al pericolo Ubaldo Rotondo |
Quanti rifietti ! Rivolto a persone incontentabili che cercano in ogni modo di temporeggiare Ubaldo Rotondo |
Quatt'aprilanti, juorni quaranta Il quattro aprile inizia un periodo di 40 giorni di tempo meteorologico sempre uguale (sole o pioggia) Guido Candelmo |
Quella è 'a rassa E' colpa dell'abbondanza. Espressione utilizzata per rabbonire i ragazzini che, alla vista di qualche alimento che non piace, esprimono il loro rifiuto. E' colpa dell'abbondanza e, quindi, della mancanza della fame che altrimenti avrebbe eliminato ogni resistenza. Dina Iantosca |
Quella è ‘na capa a’ scura E un tipo che non ragiona normalmente |
Quello che p'a capa non mi passa, addà morì acciso chi mò fa fa Per favore (!), non costringetemi a fare quello che non mi va Gianni Manzi |
Questa è 'a zita e si chiama Sabetta Questa è la ragazza (zita: ragazza non sposata) e si chiama Elisabetta: accontentati Giovanna Aufiero |
Questa n'è sceppate puntine r'a int'i travi Di donna dal passato allegro |
Questa pare a casa ra mammana Per dire che la casa in questione è un porto di mare, un continuo andirivieni Ubaldo Rotondo |
Quillo, già Dio ‘o sape e ‘a Maronna ‘o vere La situazione è così precaria che già siamo assistiti da Dio e dalla Madonna, che ora ti ci metti anche tu ? |
Quillo non tene che ffà, e porta 'e gatte a pettenà Poichè non ha nulla da fare, perde tempo in giro (dando fastidio a chi lavora) Rina Gaita |
Quillo nun'è doce 'e sale E' un tipo rude, scontroso Ubaldo Rotondo |
Quisti so' nummeri Sono cose da pazzi, è un fatto, un comportamento incredibile Ubaldo Rotondo |
Rafaniè, fatt' accattà 'a chi non ti sape Raffaele, fatti comperare da chi non ti conosce! Giovanna Aufiero |
Rammici na mano In senso paternalistico di aiutiamolo/aiutiamoci Ubaldo Rotondo |
Ramm 'o canzo ! Attendi un'attimo, dammi il tempo di portare a compimento il mio compito Fiore Candelmo |
Ratti fuoco ! Vedi più sopra: incendiati, da solo ! |
Recchia 'e rinale ! Di persona per la quale non si nutre grande stima, ma della quale si riconosce furbizia e scaltrezza. 'A recchia 'e rinale è il manico del vasetto, generalmente di ferro smaltato, utilizzato nei tempi andati per le esigenze corporali notturne che non potevano essere altrimenti espletate all'esterno di casa, nell'epoca in cui le case erano sprovviste di bagno. Antonello Candelmo |
Refresca l'anima 'e tutti i muorti Che quanto tu hai detto o fatto possa portare sollievo alle anime dei morti. La speranza di portare sollievo alle anime dei morti che potrebbero trovarsi sofferenti nell'aldilà Fiore Candelmo |
Refresca l'anime d'o Purgatorio Che quanto tu hai detto o fatto possa portare sollievo alle anime in sosta nel Purgatorio. Come il detto che precede, in questa frase c'è la speranza di portare sollievo alle anime dei morti che potrebbero trovarsi sofferenti nell'aldilà, nel caso specifico nel Purgatorio, la cui esistenza è stata recentemente messa in dubbio dalla stessa gerarchia della Chiesa, nell'attesa di salire al Paradiso. Fiore Candelmo |
Re l'avaro e re lo puorco se ne verono buono doppo muorto L'avaro accumula ma non gode dei suoi averi, il maiale accumula il peso a favore di chi lo macellerà. Giovanna Aufiero |
Riri, riri che mamma ha fatto i gnocchi Di chi ride stupidamente senza capire e senza impegnarsi a risolvere un problema Ubaldo Rotondo |
Risse 'a Pica: "'A malarte è 'a fatica!". Risponnivo 'a Picazza: "Se non fatichi ti mangi 'e capecazz..." La pica è la ghiandaia, la picazza il picchio che è chiamato a lavorare di più per sopravvivere. Di ogni lavoro si critica la durezza, ma nessuna ricompensa viene regalata per nulla (o almeno dovrebbe essere sempre così) Giampietro Verosimile |
Riuni e muorti e fame per rappresentare l'insoddisfazione per qualcosa che si pensava fosse diversa, riferito soprattuto alla scarsità di cibo ad un pranzo di matrimonio Ubaldo Rotondo |
Ropp 'a caruta 'e Melfi, tutti addiventarono fravecaturi ! Dopo la caduta degli edifici di Melfi, tutti erano pronti a dirsi che avrebbero fatto diversamente. Il senno di poi... Giuseppe Rocco |
Roppo 'a quarantina lassa 'a femmena e piglia 'a cantina Con l'avanzare dell'età smetti di correre dietro alle donne e frequenta gli amici Albina Angiuoni |
Ruormi c'a fava coce Rivolto a chi, pur dovendo, non si decide a prendere una decisione Ubaldo Rotondo |
S'abboffa come 'no ruospo Rivolto a chi mangia smodatamente Ubaldo Rotondo |
Saccio chi t'ha vattiato ! Di una persona incapace della quale le scarse qualità originano da qualcuno che non è stato in grado di battezzarla compiutamente Giovanna Aufiero |
Scampa ca fa juorno Speriamo che finisca (la nottata...) |
Scarpariello tip tip, sempe povero e mai ricco, quann s'è impegnata a sòla va cantanno a cicirignola. La filastrocca fa riferimento ad un povero calzolaio, sempre senza soldi, che, dopo aver venduto anche la suola delle scarpe per poter campare, non può far altro che unirsi ai Sanfedisti (quelli del cardinale Ruffo di Calabria) il cui inno era una scimmiottatura della famosa Carmagnola, il canto dei rivoluzionari francesi, loro nemici. Pino Bartoli |
Scarta fruscio e piglia primera Dalla padella alla brace. Anche cambiando oggetto/cosa/persona il risultato finale resta insoddisfacente. Fruscio e primera sono punti di un gioco di carte Ubaldo Rotondo Fiore Candelmo |
Sciacqua Rosa e bivi Agnese Di persona intenta a perdere tempo e a non concludere alcunchè Giovanna Aufiero |
Sciala popolo ! Soddisfazione generale Ubaldo Rotondo |
Scicchignacchi ind'a'buttiglia Di persona che perde tempo divertendosi con il "Diavoletto di Cartesio", ingegnoso attrezzo funzionante a mezzo di un principio di fisica elementare; era usato da imbonitori ambulanti che, in cambio di qualche spicciolo, prevedevano il futuro. Gianni Fabiani |
Scigli, scigli, ho chiù fesso è 'o meglio Tra tutti, trovarne uno che si salva è impossibile Giuseppe Rocco |
Scinni ‘a ncopp ‘o cirasiello Scendi dal piedistallo (in senso figurato) ovvero sii più umile Maria Petruzziello |
S'è arravogliato mani e pieri E' andato in confusione Ubaldo Rotondo |
S'è arrevotato 'o Vangelo In senso peggiorativo, quando le cose o azioni si sono svolte in modo diverso da quelle previste, quando le regole sono sovvertite completamente Ubaldo Rotondo |
S'è arricignato Di un indumento che si è stropicciato o di persona si è rimpicciolita Albina Angiuoni |
Sé fatto com’à nò terceturo |
S'è levato 'a preta 'a rint' 'a scarpa Si è vendicato,tolto una soddisfazione Ubaldo Rotondo |
S’è misa co no muort ‘e fame Frequenta una persona di pessima reputazione, frequenta un poveraccio Maria Petruzziello |
Se n'è juto a uocchi a uocchi E' andato via alla chetichella Ubaldo Rotondo |
Se ne so' juti co' n'a mano annanzi e n'ata arret Sono andati via senza concludere nulla Ubaldo Rotondo |
Se ne tornarono a casa muoggi muoggi Partiti in maniera spavalda sono ritornati tristi ed avviliti per gli esiti negativi dell'avvenimento Ubaldo Rotondo |
S'è 'ntorzata a panza Si è gonfiata (indurita) la pancia, anche in senso figurato quando non se ne può più di ascoltare fandonie Ubaldo Rotondo |
Senza sape' né legge né scrive Di cose fatte d'impulso, senza troppo ragionare Ubaldo Rotondi |
Senza sordi nun su cantano messe Senza un adeguata ricompensa non si ottengono favori Ubaldo Rotondo |
S'è rutto 'a noce ro cuollo Ha subito un grave incidente |
Se sì avvezzato a male patì, ha fatto a ciorta toa Se sei abituato a soffrire, non ti farà paura nulla Mimmo Fioretti |
Se si cagna 'o Vangelo.... Si consiglia di agire prima che cambino le condizioni favorevoli attuali Ubaldo Rotondo |
S'è votato 'a coppa a mano Ha avuto uno scatto improvviso Ubaldo Rotondo |
S'è vottato a piett 'e palumm Si è buttato senza pensarci troppo su. Fig. precipitarsi su una pietanza o su un bene Piett 'e palumm è il profilo del petto del colombo - piccione, particolarmente "aerodinamico", che esemplifica la facilità del gesto fisico. Ci si è buttato a capofitto. Fiore Candelmo |
S'hanno arrecettato Hanno subito dei danni seri per propria colpa Fiore Candelmo |
Si 'acielli conoscessero o grano, in Puglia non ne rimanesse Spesso le cose di qualità non sono conosciute ed apprezzate Albina Angiuoni |
Sì arrivato a pagliaro scopato Sei arrivato a cose fatte. Mimmo Fioretti |
Si chiure 'na porta e si apre no' portone Invito a non scoraggiarsi se un'occasione è andata a male, c'è sempre una soluzione alternativa, altre possibilità addirittura più vantaggiose Ubaldo Rotondo |
S'i jesciuto 'a fore 'o semmenato Hai sconfinato dalle tue competenze, hai scantonato nel dire e nel fare Ubaldo Rotondo |
Sì juto acito Come il vino che si degrada ad aceto, di persona che ha subito o sta per subire una sconfitta. Detto usato in passato, soprattutto nel gioco del biliardo, per dileggiare l'avversario quando con il tiro faceva punti di perdenza, in negativo. Ubaldo Rotondo |
Sì juto a Portici pe' 'na rapesta Hai fatto un gran viaggio (un gran lavoro, una gran fatica) per poco o nulla (rapesta: rapa) Giovanna Aufiero |
Si lampa, scampa; si 'ntrona 'n casa Se ci sono solo fulmini spiove, se ci sono anche tuoni la pioggia aumenta (quindi torna a casa) Domenico Mediatore avellinese doc 62 anni |
Si mangia puro ’n capo ‘i zellusi Alimento (generalmente un piatto di pasta) che si mangerebbe anche se messo sulla testa di una persona poco pulita, tanto che è buono |
Si mi metto a fa 'e coppolelle, nascino creature senza capo Sono così sfortunato che qualunque azione io intraprenda non va a buon fine Ubaldo Rotondo |
Simm' iuti pè avè e tornammo che amm' rà Abbiamo fatto un cattivo affare, pur pensando di guadagnarci. Nel tentativo di risolvere una situazione difficile, la si complica maggiormente. Di analogo significato anche le frasi: 'E iuto pe' coglie 'a chiesa e 'e cuot' 'o campanaro Aggio iuto pe' mi fà 'a croce e m'aggio cecato n'uocchio Vaco pe' mi fa 'a croce i mi ceco l'uocchi |
Simm' parienti a largo ? Siamo parenti alla lontana ? Ti sei dimenticato dei nostri precedenti rapporti ? Fiore Candelmo |
Si Muntuvergine ten' 'o cappiello, lass' 'o bastone e pigliat’ 'o ‘mbrello. Se Montevergine tiene il cappellolascia il bastone e piglia l’ombrello. La cima annuvolata di Montevergine promette pioggia |
Si 'no cazz chino r'acqua Sei una persona inconcludente, sciocca, ingenua Ubaldo Rotondo |
Sì 'na galletta e Castellammare Di persone avare, tirchie Ubaldo Rotondo |
Sì 'na vajassa termine oggi di moda per indicare una donna di bassa lega Maria Petruzziello |
Sì 'no figlio 'e 'ntrocchia Riferito ad una persona sveglia, che agisce con furbizia Ubaldo Rotondo |
Sì 'no figlio 'e sfaccimm Di persona furba e maliziosa Ubaldo Rotondo |
Si non è quillo cane, quillo pilo tene Se non è proprio lui... ci assomiglia molto ! |
Si' no sciumo surdo Detto in senso negativo di persona che senza esprimersi manifestatamente, compie azioni o gesti contrari al volere comune Ubaldo Rotondo |
Si' 'no turzo 'e menesta Hai lo stesso sapore (nullo) di un torsolo preso da una minestra - sei sciocco, di poco conto Ubaldo Rotondo |
S'è 'ntorzato 'ncanna Gli si è bloccato in gola (un boccone, forse piuttosto grosso) est. di qualcosa che non piace e che quindi non si riesce a digerire |
Sì fottuto int'e'mecce Hai dei problemi alle articolazioni. Le "mecce" sono le cerniere degli infissi, usate figurativamente per indicare il movimento delle articolazioni Roberto Carbonara |
Signò, fa sta buono a me, 'o puorco e a moglierema La graduatoria la dice lunga sulla importanza e sui ruoli nell'economia contadina di un tempo Gustavo Picardo |
Signò, mai peggio ! Signore Iddio, non fare peggiorare le cose, che seppure non vadano bene ora, possono sempre andare peggio Fiore Candelmo |
Simmo iuti e simmo venuti Siamo andati e tornati. Di una cosa rapidamente eseguita Maria Petruzziello |
Sì 'no maccarone senza pertuso Ti manca qualcosa di essenziale |
Sì non si fila e non si tesse, gli gliuommeri da dove escono ? Se non ci impegna in qualche faccenda, i problemi come si creano ? Giovanna Aufiero |
Sì ‘no puorco fore morra (Pari 'no puorco fore morra) Di persona che è a disagio non essendo nel suo ambiente usuale, come un maiale uscito dalla sua porcilaia |
Sì 'no turzo 'e menesta Sei sciocco, come il torsolo di una minestra che è privo di ogni sapore avendovelo ceduto tutto Fiore Candelmo |
Sì 'no turzo 'e pinniello Sei poco utile come il manico del pennello, essendo il pelo la parte più utile Fiore Candelmo |
Sì 'no vocc'apierto di chi non sa tenere un segreto Ubaldo Rotondo |
Sì ‘ottaro cape e noce rò cuollo Andarono senza prudenza ('a noce 'ro cuollo è il tratto cervicale della colonna vertebrale, la cui rottura può determinare la morte della persona) |
Sì peggio 'e 'na femmena prena Hai più difetti di carattere di una donna incinta che, a causa di ciò, ha sempre strani desideri da vedere esauditi Giovanna Aufiero |
Sì proprio 'no maccarone ! Sei grande e grosso, ma sciocco. Come il maccherone appena cotto, la cui consistenza e il sapore, senza sugo, sono nulli Fiore Candelmo |
Sì proprio 'no miulo 'e carrozza Sei così sciocco che ti accolli il carico e le responsabilità di tutti. Il miulo è la parte della ruota in legno del carro a due ruote (il traìno - vedi nel dizionario) dove convergono i raggi della stessa ruota Sabino Caso |
Sì proprio stordo ! Sei proprio sciocco |
Si sò mbrogliate l'acque (Si sò ntrovolate l'acque) Una situazione che si oscura come l'acqua che si intorbida per il sollevarsi del fondo melmoso Fiore Candelmo |
S'ì trasuto 'e stramacchio Sei entrato senza pagare il biglietto, o comunque senza fartene accorgere Fiore Candelmo |
S'ì trasuto 'e stramacchio e ti mitti 'e chiatto Sei entrato (in un ambiente o in una società) di soppiatto, probabilmente senza averne il diritto e ora pretendi anche di accampare diritti Fiore Candelmo |
Si tutti fanno i masti, chi 'a mpasta 'a cavice ? In ogni organizzazione è necessario avere persone adatte ad ogni lavoro |
Si va 'a morte, non 'a trova E' sempre in giro, è introvabile Giovanna Aufiero |
Si vuò arrivà a' casa, non 'a mette 'o pere ncoppa a tutte 'e prete ca truovi Se vuoi raggiungere un risultato, non puoi interessarti di tutti i dettagli che ci sono lungo il cammino Giovanna Aufiero |
So' 'na maniata 'e fetienti Sono cattive persone Ubaldo Rotondo |
So' proprio tale e quale Sono come due gocce d'acqua |
Spacca e mette 'o sole Di chi si pavoneggia nel rappresentare le sue cose come le migliori di tutte Ubaldo Rotondo |
Sparagno non è guadagno Spesso non si guadagna granchè nel risparmiare, specie se su cose essenziali Fiore Candelmo |
Sparagni e comparisci A volte pur risparmiando riesci a fare bella figura Ubaldo Rotondo |
Spartenne miseria diventa povertà A dividere le cose non si ricava granché Maria Petruzziello |
Sparti ricchezza, addiventa povertà Dividendo un patrimonio tra molti eredi, non si ricava granchè Fiore Candelmo |
Spiliti ‘no poco ‘e recchie Sturati le orecchie, non capisci cosa dico ? Dammi attenzione ! |
Sputammoci l'ogne Rimbocchiamoci le maniche per cominciare un lavoro Giovanna Aufiero |
'Sta casa mi pare 'a Reggia 'e Caserta Di una casa nella quale si lasciano troppo aperte porte e finestre Giovanna Aufiero |
Stà ‘e casa rinto a 'no vascio Abita in un locale al pianterreno. Il vascio (basso) è stato per moltissimi anni una tipologia abitativa comune anche ad Avellino, non soltanto a Napoli dove, in uso ancora oggi, è un modello abitativo popolare ed economico anche se spesso malsano, per molti motivi. Attualmente credo che in città non ci siano più locali terranei abitati. Maria Petruzziello |
Sta facenno a crai a crai com ’a cornacchia Rimanda di giorno in giorno Maria Petruzziello |
Sta facenno rint e fore E' ancora indeciso Maria Petrozziello Esce ed entra di casa, quindi - fig. - non sa che decisione prendere |
Stamm che pacch int’a l‘acqua Siamo in seria difficoltà Fiore Candelmo |
Stà ‘no viento ca ti percia C'è un vento che ti trapassa (molto freddo) |
Stai sempe ‘n tririci Sei sempre in mezzo anche dove non dovresti (tra i tredici) |
Stamm 'a pere 'e tavolino Siamo proprio male in arnese, stiamo male combinati Sandro Urciuoli |
Stammo sotto 'o cielo Espressione per dire che le disgrazie possono capitare a tutti Ubaldo Rotondo |
Stà ‘ncasanno ‘a mano Sta esagerando (in tutti i sensi) |
Statti soro ! Stai fermo, tranquillo Olindo Caso |
Statti bbuono pere 'e fico ! Di una conclusione infausta di un affare o di un lavoro: il "pere 'e fico" si riferisce ad una pianta andata a male Sandro Urciuoli |
Stà tutto npietto a essa E' tutto intestato a lei (valori e propietà) Maria Petruzziello |
'Ste cicciuvettole Di persone invidiose e di cattivo augurio Maria Petruzziello Le ciucciuvettole sono le civette, definizione usata anche per donna leggera e sciocca, adusa al "gossip", alle "cofecchie" (chiacchiere su terzi) |
Stevino ‘n terra a’ rena Erano sul bagnasciuga - est. erano in cattive acque |
Stevo iettanno pure ll’uocchie Stavo per rimettere anche gli occhi dal vomito |
Stipa che truovi Conserva anche quello che sembra inutile perchè col tempo può servire Ubaldo Rotondo |
'Stò pepe, 'a fatto com’à quillo! Di chi ha fatto una stupidaggine |
Stuorto o muorto In qualche modo, anche in modo precario, qualcosa deve essere fatta Fiore Candelmo |
T'adda seccà 'a lengua Possa tu perdere l'uso della favella. A commento di frasi dette senza pensarci su. |
T'aggià acchiappa ind 'o stritto! Devo acchiapparti in un luogo dove tu non possa scapparmi. 'O stritto era (ed è ancora oggi) via Nappi, strada lunga e, appunto, stretta. |
T'aggia 'mparà e t'aggia perde Rammarico del maestro derivante dalla constatazione che una volta dati gli insegnamenti all'allievo questi lo lascia in malo modo. Di persona che è delusa da qualcuno al quale non fanno bene gli insegnamenti Ubaldo Rotondo |
T'hann' mangià 'e cani 'e Canciello Spiegazione ignota Albina Angiuoni |
Tante vote scenne 'o cato 'o puzzo che ci rimane Tanto va la gatta al lardo... Inevitabilmente c'è sempre una fine per tutto Luigi Maccanico |
Tanti niente accirettero 'o ciuccio Fiore Candelmo |
T'apparo 'a faccia Ti modifico i lineamenti a suon di botte, migliorandoli Antonello Candelmo |
T'a rato 'a zappa 'ncopp i pieri Hai compiuto un'azione o hai detto qualcosa che ha peggiorato la tua posizione. Hai compiuto un'azione autolesionistica Ubaldo Rotondo |
Tene 'a nacerta a doie core Si dice che sia merito di questo raro animale se una persona è particolarmente fortunata Albina Angiuoni |
Tene 'a capa fresca Di persona che non si assume responsabilità Ubaldo Rotondo |
Tene 'a mano corta E' taccagno Ubaldo Rotondo |
Tene 'e terre spase 'o sole Possiede ricchezze inestimabili Ubaldo Rotondo |
Tene i pieri 'e chiummo Detto per rappresentare la lentezza di un soggetto Ubaldo Rotondo |
Tene l'uocchie 'e malandrino Gli occhi fanno intravvedere la furbizia Ubaldo Rotondo |
Tene l'uocchie nguollo Gli è stato fatto un cattivo sortilegio, è osservato - sorvegliato da tutti |
Tene 'ncapo cchiù corne 'e 'na sporta 'e ciammarruche Iperbole riferita ad una persona tradita in amore Ubaldo Rotondo |
Tene 'o core int 'o zucchero E' al massimo della soddisfazione Ubaldo Rotondo |
Tene 'o culo 'o ffrisco E' deceduto. La frase è molto cruda ma concreta |
Tene o serpe int’ o manecone ha il serpente nella manica (grande abbastanza per contenerlo, da qui manicone) ovvero nasconde qualcosa Maria Petruzziello |
Teneva 'e pezze 'nculo Era un poveraccio Ubaldo Rotondo |
Tengo ‘no pere appiso Ho un piede ammalato |
Tengo ‘o fele a l’uocchie Ho il fiele agli occhi - sono adirato |
Tengo tutti ruognoli Sono tutto bozzoluto (dopo una caduta, un incidente...) Fiore Candelmo |
Te n'a escì carico 'e meraviglia Devi tornare molto sorpreso Guido Candelmo |
Tene 'a pipitola come 'e jalline Di persona logorroica, che parla in continuazione e ripete le cose sempre con lo stesso tono Ubaldo Rotondo |
Tenino ‘no cuof'no ‘e sordi Sono ricchissimi (una cofana di soldi) |
T'è piaciuta 'a bicicletta ? E mò pedala ! Se prima avevi trovato gusto a fare qualcosa, devi saperne accettare anche le conseguenze Fiore Candelmo |
T’ha fernuto ‘e nzallanì Sei sempre più rimbambito |
T'hann' sparà 'miezzo 'e cosce Di persona che non è riuscita a raggiungere un risultato positivo per dabbenaggine Ubaldo Rotondo |
Ti si fatto 'o cunto senza 'o tavernaro Detto nei confronti di chi non è riuscito nei suoi intenti perchè ha ragionato ed agito unilateralmente, senza tener conto delle considerazioni della la controparte Ubaldo Rotondo |
Ti sì sponzato comm ‘o baccalà Ti sei inzuppato tutto, come è bagnato il baccalà (normalmente venduto in acqua) |
Ti conosco piro a l’uort’e zi’prevete So di che pasta sei fatto; conosco le tue origini. Il detto ha origine, secondo quello che mi raccontava mia madre, dal fatto che un sacerdote avesse costruito un crocifisso utilizzando il legno di un pero che si trovava nel suo orto. Un contadino, vedendo il crocifisso in chiesa, si mostrò incredulo circa la santità della sacra immagine, dicendo: TI CONOSCO PIRO... Carmela Tino Su questo stesso tema, a conferma di quanto qui sopra Carmela Tino ci segnalava, abbiamo anche Eri piro e non portavi pere, mò sì santo e vuò fà miracoli ? Maria Pia Paolucci |
Tiene 'a capa fresca Ti piace scherzare Maria Petruzziello |
Tieni 'a capa pè spart'e'recchie Sei davvero sciocco, la testa ti serve solo per tenere le orecchie separate Fiore Candelmo |
Tieni 'a mangiatora vascia La tua situazione economica è facilitata dai tuoi genitori Fiore Candelmo |
Tieni appis' 'a carne a male chiuovo Stai attento che le cose per te non stanno come dovrebbero stare Maria Petruzziello |
Tieni cchiu ccorna tu che 'no bastimento 'e ciammarruche anche ... 'na sporta 'e ciammarruche Detto a proposito di una persona particolarmente irritante. Sembra che in tal modo venne apostrofato l'arbitro di una partita di calcio del Napoli, molti anni fa. Ciò fa propendere per una origine non proprio avellinese del detto... Lucia Manzi |
Tieni 'o culo quant' a Porta Capuana Hai una fortuna sfacciata Ubaldo Rotondo |
Tieni 'o pizzo buono e 'a scella rotta Sei ottimo a mangiare, a sfruttare, ma di lavorare hai poca voglia Fiore Candelmo |
Tieni tante 'e quelle ccorne che si chiovessero taralli, manco uno fenesse nterra Sei così irritante ....! Giovanna Aufiero |
Ti faccio 'o culo a cappiello 'e previte Ti sculaccio a tal punto che ti si ingrossa il sedere Ubaldo Rotondo |
Ti fazzo carè i rienti ‘a ‘occa Ti faccio cadere i denti dalla bocca |
Ti manèo 'a faccia Ti cambio i connotati Antonello Candelmo |
Ti meno ‘a copp abbascio Ti butto giù (dal balcone per es.) |
Ti meno ‘a sotto Ti butto giù (fisicamente) |
Ti ‘ncatasto int’o’muro Ti seppellisco nel muro |
Ti nzerr' a le Cappuccinelle Una materna minaccia, indirizzata ad un ragazzino troppo vivace, di rinchiuderlo in un convento di suore Cappuccine (che dubito esistano) Fiore Candelmo |
Ti pozza escì pe' l'uocchi Improperio lanciato a chi, per ingordigia, non ha voluto dividere un qualcosa in suo possesso Ubaldo Rotondo |
Ti pozza seccà 'a lengua Improperio lanciato per zittire qualcuno. Di persona che esprime concetti e parole inadatte e fuori tempo in un dato momento Ubaldo Rotondo |
Ti prea ‘o core Ti impietosisce, ti intenerisce |
Tira 'cchiù 'no pilo 'e femmena che 'no carro 'e buoi Esaltazione dell'attrazione femminile Ubaldo Rotondo |
Ti saccio viecchio, piro, a' l'uorto mio Ti conosco da tempo, pero, nel mio orto Giovanna Aufiero |
Ti schifo pe’ mano ‘e legge Ti denuncerò (e non voglio avere contatti con te) |
Ti sciacqui 'na mola Una cosa a caro prezzo, come il dolore dell'acqua nel molare cariato Ubaldo Rotondo |
Tu si' 'no 'uaio 'e notte Un guaio che viene di notte è più grave, come una persona che è un vero problema Ubaldo Rotondo |
Ti spenna come na jallina Ti sfrutta e ti riduce all'osso Ubaldo Rotondo |
Ti stai rosecanno ‘a funa Stai rodendo la fune che ti sostiene, ti stai rovinando con le tue mani |
Tommaso r'Abele, esce ra le carceri e va ngalera Dalla padella alla brace Giovanna Aufiero |
Trase e iesce Entra ed esce (senza concludere nulla) |
Tremienti qua ! Guarda qui Olindo Caso |
Trenta e due: ventotto! Di un accordo finale ad un lavoro incompleto Fiore Candelmo |
Tre so' i potienti: 'o papa, 'o re e chi non tene nient La ricchezza è anche non avere le preoccupazioni dei propri averi |
Trica, ma è bella carica Ha tardato ma alla fine è arrivata carica. Di una pianta che, pur tardando, ha portato una produzione abbondante. Giuseppe Rocco |
Tririci miezzo 'a settimana Detto di qualcuno che interviene a sproposito. Tredici e il giorno che non dovrebbe mai stare in mezzo alla settimana Ubaldo Rotondo |
Trivolo ‘e casa e frivolo ‘e chiazza Chi è serio in casa, spesso è allegro con gli amici (fuori casa) |
Trivolo, malanove e scontentezza Di tre persone in cattive acque, una peggio dell'altra (scherzosamente) Fiore Candelmo |
Trovino sulo pelee Trovano solo scuse (pelee sono i peli nell'uovo) |
Truoviti ‘no monico surdo ! Hai tanti peccati che ti ci vuole un monaco sordo per confessarti |
Tu ‘a perza ‘a capa Hai perso la testa (per una donna, un uomo o qualcosa) |
Tu criri che io t'è mmolo ? E tu criri che io ti pavo ? Dialogo tra un arrotino ed un macellaio, a proposito del lavoro di affilatura dei coltelli e del suo corrispettivo da pagare. Oggi circola una battuta analoga ("Loro fanno finta di pagarmi ed io faccio finta di lavorare") con lo stesso significato: ogni lavoro deve essere adeguatamente pagato solo se fatto correttamente. Luigi Maccanico |
Tu ruormi e 'a fava coce ! Mentre sei impegnato a perder tempo accadono le cose importanti Fiore Candelmo |
Tu tieni i pappici 'ncapo Riferito a persona inconcludente. Di persona che propone cose irrealizzabili Ubaldo Rotondo |
Tutta 'a notte sputa sputa, cena mia addò sì juta ? Una lunga sofferenza per non ricavarne nulla Giovanna Aufiero |
Una sponta e una ammatura Un frutto spunta e uno è pronto per la raccolta. Quando i guai non finiscono mai... Giovanna Aufiero |
Una ne fa e ciento ne penza Chi continuamente è alla ricerca del nuovo. Di bimbo sempre pronto ad inventare qualche nuova marachella Ubaldo Rotondo |
Uno puzza e 'n'ato fete Uno puzza e l'altro... pure ! Di due persone tra le quali scegliere non saprei. Dalla padella alla brace. Fiore Candelmo |
Uocchi chini e mmane vacanti Quando ci si deve accontentare di guardare e non toccare ! Lucia Manzi |
Uocchie che nun vereno, core che nun desidera Non mostrare quello che potrebbe creare invidia nei tuoi confronti Ubaldo Rotondo |
Usto di chiazza e trivolo di casa Gustoso in piazza e uggioso in casa. Un uomo dalla doppia faccia, che forse non si trova bene con i suoi familiari Giovanna Aufiero |
Uvvì loco l’acqua stai attento che sta per piovere - ecco che sta per accadere qualcosa Maria Petruzziello |
Vabbene, disse 'onna Lena Di una donna di grande pazienza di fronte ad una complicazione Giovanna Aufiero |
Vaco ‘n freve Mi arrabbio, mi si "alza la pressione" |
Và da' nonna e fatti rà dieci minuti di intrattieno (opp. dieci lire di tuzzabancone) Frase priva di significato esplicito, se non per dare un compito ad un ragazzino poco tranquillo, al fine di allontanarsi per non farci perdere ulteriore tempo. La nonna in questione (o il nonno, o lo zio, o comunque una persona di pazienza), comprendendo il messaggio, tratteneva il monello con qualche scusa... che generalmente non durava a lungo perché subito compresa anche dal monello stesso ! Giovanna Aufiero |
Vai a viento Di persona poco orientata e attenta ad uno scopo, che, come il vento, si muove senza una direzione precisa Antonello Candelmo |
Vai trovanno a Cristo pe' dint' i filici Stai chiedendo una cosa impossibile Albina Angiuoni |
Vai tuorno tuorno Giri intorno alla cosa senza concludere nulla Maria Petruzziello |
Vale cchiù no santo 'nterra che ciento 'ncielo ('m Paraviso) Un buon aiuto su questa Terra risolve mille problemi Ubaldo Rotondo |
Vanno sulo ordenno Sono capaci solo di tramare |
Va ti corca Va' a coricarti. Non dire stupidaggini ! Il termine "corca" è diverso dal napoletano "cuccà", che ha pari significato Fiore Candelmo |
Vati ietta Vai via, vattene Maria Petruzziello |
Va trovann 'o cocco monnato e buono Pretendere la soluzione dei propri problemi senza impegnarsi minimamente Albina Angiuoni |
V’aviti mozzecà addò non c’arrivati Dovrete rimpiangere una scelta non fatta |
Vatte' che puzz 'e latte Sei ancora troppo giovane |
Vene sempe 'nganna 'nganna Viene sempre all'ultimo momento Ubaldo Rotondo |
Vèro ‘e palomme pè nanzi à l’uocchi Mi sento svenire. 'E palomme sono illusioni ottiche percepite in corso di abbassamento della pressione sanguigna |
Viecchi e furastieri 'a contano comm vonno I vecchi e coloro che non conosciamo (perché vengono da "fuori"), possono dire qualsiasi cosa, perché quanto dicono non è riscontrabile Severino Napolitano |
Vierno, si non è capo è còra L?inverno se non fa sentire i suoi rigori al principio della stagione, incrudelisce alla fine. Meglio essere prudenti, che qualche sorpresa c'è sempre nella vita |
Viestiti cippone ch' pari barone Vestiti bene così sembri un nobile... ovvero telora l’abito fa il monaco Maria Petruzziello |
Viri addà i Vedi dove devi andare ovvero qui non è posto per te Maria Petruzziello |
Viri addò te n’ha ì! Vedi dove devi andare (che qui dai fastidio) |
Viri ca ti ntorzo ‘e mole Non irritarmi che potrei modificarti la dentatuta |
Vo' a votte cchiena e a mogliera 'mbriaca Dipersona incontentabile, tirchia che vorrebbe avere tutto senza spendere Ubaldo Rotondo |
Vo sapé tutto pilo pilo Di una caso, un fatto si vuole conoscere ogni minimo particolare Ubaldo Rotondo |
Votta 'a preta e annaccova 'a mano Butta la pietra e nasconde la mano : tipica azione del codardo che non si assume le proprie responsabilità Ubaldo Rotondo |
Vottà 'o carro p'a scesa Di un lavoro leggero riferito come complicato Fiore Candelmo |
Vottamm' 'e mmane Diamoci da fare Ubaldo Rotondo |
Vruoccoli , spruoccoli, prerecature, arrivata Pasqua non sò cchiù bbuoni Con la Pasqua finisce la Quaresima e le relative prediche, e così, con la buona stagione, non serve più il fuoco (spruoccoli, legna di forma inutilizzabile usata per il fuoco), e anche i broccoli di rapa non hanno più sapore |
Vuoi 'o cocco monnato e buono Rivolto a chi aspetta sempre che siano gli altri a risolvergli le situazioni Ubaldo Rotondo |
Vuoi piettini 'e quinnici Cerchi sempre scuse, il pelo nell'uovo. Non si sa se quinnici è Quindici (il paese), dal quale quindi dovrebbero provenire i pettini in questione, dove per altro, per la logica del detto, non dovrebbero essere prodotti, ovvero "cerchi pettini esattamente con quindici denti", che se ne hanno quattordici o sedici non sono buoni Fiore Candelmo |
Vuoi tu ! Che 'a chiave 'a teng io! Cosa vuoi provare, che la chiave (la soluzione) ce l'ho io Luigi Maccanico |
Zimmeri e crapetti una bolletta Valutare allo stesso modo cose pregiate e cose di scarso valore Albina Angiuoni |
Zompa chi pote, risse la rana Chi può fa, ottiene, realizza Paolo Spagnuolo |